Rigenerare Taranto partendo dal suo cuore: la Città Vecchia

Rigenerare e valorizzare la città di Taranto partendo dal suo cuore: la Città Vecchia del capoluogo ionico è in questo periodo al centro dei progetti e degli impegni delle istituzioni che si sono ritrovate nella splendida sede del Castello Aragonese per confrontarsi e fare il punto sulle iniziative in corso e su quelle future. Una tavola rotonda organizzata dall’Agenzia del Demanio, dalla Regione Puglia e dal Ministero della Difesa, dal titolo “Valorizzazione del patrimonio pubblico e rigenerazione urbana della Città Vecchia di Taranto”, che ha coinvolto vertici dello Stato, rappresentanti degli enti territoriali, professionisti e associazioni coinvolte nella rinascita della città “tra i due mari”.

Presenti all’evento, moderato dalla giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Enrica Simonetti, il sindaco Ippazio Stefàno, il Coordinatore della Struttura di Missione APT della Presidenza del Consiglio Giampiero Marchesi, l’Ammiraglio Comandante della Marina Sud del Ministero della Difesa Eduardo Serra, il Direttore Strategie Immobiliari e Innovazione dell’Agenzia del Demanio Stefano Mantella, il Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia Aldo Patruno, la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Brindisi, Lecce e Taranto Maria Piccarreta, il rappresentante dell’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) Andrea Billi, il rappresentante di Invitalia Paolo Di Nola.

Tema comune degli interventi la necessità di dare nuove prospettive alla città partendo dalla rigenerazione delle strutture che compongono il tessuto della parte più antica della città per rendere Taranto non più solo un territorio industriale, ma anche un ambiente culturale e creativo in grado di attrarre nuovi flussi di visitatori, nuova economia e attività diversificate.

E’ emerso dal dibattito lo sforzo condiviso di creare un percorso congiunto di cooperazione istituzionale e partecipazione collettiva di cittadini, associazioni, giovani, e creativi che passi innanzitutto dal recupero, la messa in sicurezza ed il riuso degli immobili di proprietà dello Stato e di altri Enti territoriali. Significativa, da questo punto di vista, l’iniziativa dell’Agenzia del Demanio Valore Paese Fari 2016 che mette a bando la concessione di valorizzazione di 3 splendide strutture costiere tarantine, il Convento San Domenico Maggiore Monteoliveto, che si trova proprio nella Città Vecchia, la Torre d’Ayala e la Torre Castelluccia Borgo Caggioni a Pulsano, avviate a nuova vita grazie all’intervento di privati o associazioni. Proiettate in esclusiva durante la mattinata le meravigliose immagini girate dal drone di questi “gioielli del mare”.

Molteplici e rilevanti i temi emersi: il Contratto Istituzionale di Sviluppo, in particolare per l’area di Taranto il CIS Taranto, uno strumento creato per accelerare la realizzazione di interventi speciali per il miglioramento degli equilibri economici e sociali del Paese che mira ad eseguire interventi di sviluppo nelle aree svantaggiate e nel Mezzogiorno; il Concorso internazionale di idee #OpenTaranto, promosso dal Governo, che punta a costruire una visione di sviluppo della Città Vecchia finalizzato a definire un Piano di interventi; il piano strategico del Turismo regionale 2016-2025,Puglia365, che mira ad una nuova visione del turismo pugliese; e tutte le iniziative legate al progetto Cammini e Percorsi e ai temi dello slow travel, della scoperta dei territori attraverso circuiti lenti e mobilità dolce. A questo proposito, l’Agenzia del Demanio, in collaborazione con Mit, Mibact, Anas Spa ha avviato un’attività volta al recupero di beni pubblici situati lungo itinerari storico-religiosi come la via Francigena, il Cammino di Francesco, la via Appia, e le ciclovie pedonali Sole, Vento e dell’Acquedotto Pugliese, che interessa direttamente la zona del tarantino.

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