Arpa Puglia, il saluto di Assennato: dopo dieci anni si chiude un ciclo

da foto luca turi

Ultimo giorno di lavoro, ieri, per il prof. Giorgio Assennato, direttore generale di Arpa Puglia. Un ciclo che si chiude dopo aver riservato un’altalena di emozioni. “Dieci anni che hanno cambiato la mia vita – confessa il professore in una lettera rivolta ai colleghi e ai dipendenti dell’Agenzia – emozioni forti,  alcune bellissime, altre amarissime, sempre speciali».

Nello stesso giorno del congedo, il prof. Assennato – insieme al direttore scientifico di Arpa Puglia, Massimo Blonda e ad altri colleghi –  è stato in audizione con la Commissione bicamerale per il ciclo dei rifiuti, presieduta dall’on. Bratti, in visita in Puglia per un esame dei quattro SIN ancora presenti. Al termine dell’audizione, l’on. Bratti ha comunicato che sta per iniziare il suo iter al Senato il progetto di legge per il Sistema di Protezione Ambientale, il ddl Realacci-Bratti. «E’ una stupenda notizia per il nostro sistema che riceverà uno slancio formidabile per una nuova crescita quantitativa e qualitativa», è il commento di Assennato.

Nella sua lettera di commiato, il professore rivendica i quattro punti fondamentali della sua visione strategica: autonomia, autorevolezza, trasparenza ed inclusività. «In tutto il mio mandato – spiega – ho voluto dimostrare, con alterne fortune, che è possibile essere nel contempo un ente strumentale ed un ente di controllo totalmente autonomo, anche a rischio di entrare talora in rotta di collisione». Secondo Assennato “un Sistema Nazionale di Protezione Ambientale che non sia fondato sulla collaborazione di enti scientificamente e tecnicamente autorevoli non è affidabile”.

Ha poi ricordato il lavoro svolto per potenziare e valorizzare l’esistente e per creare strutture ex novo come il Polo Microinquinanti organici del Dipartimento di Taranto, attualmente dotato di accreditamento presso ACCREDIA. «Dovendo gestire problematiche estremamente complesse come quella di Taranto – fa notare – abbiamo stabilito collaborazioni molto efficaci con le istituzioni di ricerca (Università e CNR) e definito una strategia comune con i Dipartimenti di Prevenzione, ricostituendo una filiera ambiente-salute la cui criticità  è stata una causa prima dell’intervento di supplenza della Magistratura nella governance ambientale. Abbiamo potuto così sviluppare prodotti innovativi come la Valutazione di Danno Sanitario, l’identificazione di giorni critici per l’inquinamento industriale (i cosiddetti wind-days), il sistema Odortel fondato sulla partecipazione di cittadini impegnati attivamente (recentemente oggetto di una pubblicazione scientifica a livello internazionale)».

Ultimo punto: la trasparenza. «Il rapporto con gli stakeholder, ed in particolare con i media e con le associazioni ambientaliste –  evidenzia Assennato – non può essere evitato ma deve essere accettato e gestito secondo i principi della massima trasparenza; una scelta che può creare problemi a breve termine ma è sempre pagante a medio e lungo termine». Non manca un cenno alla Valutazione del Danno Sanitario, presentata in arroventate riunioni con portatori d’interesse a dir poco agguerriti.

Ma la trasparenza da sola non è sufficiente per definire un governo delle problematiche ambientali partecipato e basato sull’evidenza. Assennato ritiene che di debba “attivamente promuovere la partecipazione di tutti al tavolo della conoscenza e delle decisioni”. Strada che venne intrapresa con un convegno organizzato da Arpa ed Asl di Taranto sulle diossine, all’indomani dell’identificazione di valori elevati negli allevamenti ovi-caprini intorno all’Ilva.

«Invitammo dei tecnici suggeriti dalle associazioni ambientaliste – ricorda Assennato – Ilva fece partecipare suoi consulenti di livello, docenti dell’Università di Milano, e si riuscì ad entrare nel dettaglio di una materia complessa, ascoltando tutti i punti di vista e trovando concreti elementi di sintesi». E con una punta di amarezza aggiunge: «Poi si abbandonò (non da parte di Asl e Arpa) la retta via e successe l’irreparabile».

IL NOSTRO SALUTO

Al prof. Assennato, il saluto e il ringraziamento di InchiostroVerde per la disponibilità e l’attenzione dimostrata nei confronti del nostro lavoro giornalistico in circa dieci anni di attività. Non è facile trovare in ambiti scientifici e istituzionali, uomini aperti al confronto e al dialogo, sempre pronti a fornire chiarimenti e rapidi elementi di valutazione, in merito a problemi di grande rilevanza per il territorio ionico che esigono competenza e obiettività. Senza dimenticare l’apporto fornito su temi come l’inquinamento del mar Piccolo di Taranto, a cominciare dallo studio compiuto da Arpa Puglia e ampiamente sviscerato – in tutti i suoi dettagli – dal nostro sito. Tutto ciò è sempre avvenuto nel pieno rispetto dei ruoli. Anche nei momenti di burrasca che hanno segnato questi lunghi anni ai vertici di Arpa Puglia.

Alessandra Congedo

 

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