Natuzzi, positivo il primo trimestre

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natuzziTARANTO – Il Consiglio di Amministrazione di Natuzzi SpA ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre del 2015. Dopo la riunione del Cda, il presidente e amministratore delegato Pasquale Natuzzi ha commentato: “I risultati del primo trimestre mostrano un significativo miglioramento dei ricavi e dei margini che confermano il trend positivo dei trimestri precedenti”. Nel primo trimestre del 2015 il fatturato è aumentato del 24,6% a 122.6 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita significativa del settore arredamento, coerente con l’offerta “Total Home” della Natuzzi Italia.

Da un punto di vista geografico, è stata registrata una crescita dei ricavi su tutti i mercati principali. Confermato il trend positivo dei negozi a gestione diretta che ha registrato una crescita del 26,9% nel primo trimestre dell’anno. Il miglioramento del margine lordo al 29,4% del fatturato (+0,9% rispetto al primo trimestre del 2014) è dovuto in primo luogo al progressivo aumento della efficienza e della produttività degli stabilimenti (sia in Italia che all’estero) negli ultimi mesi, la crescita dei volumi e un prodotto migliore.

Le azioni che abbiamo intrapreso per migliorare l’efficienza – ha affermato Natuzzi – avevano lo scopo di ridurre la complessità della produzione (-25% dei modelli e -38% di tappezzeria in produzione), e re-engineering la produzione dei 120 modelli più venduti secondo la logica del nuovo processo produttivo. Dal 1 aprile 2015, l’80% del portafoglio prodotto è fabbricato con la linea in movimento in tutte le nostre aziende, che rappresenta un passo importante per il pieno recupero di competitività”. Come percentuale le vendite nette sono scese al 17,3% nel primo trimestre del 2015 rispetto al 21,8% dello stesso periodo dell’anno scorso. L’EBIT (margine operativo netto ante oneri finanziari) di euro -4.9 milioni è migliorato di circa il 50% rispetto al primo trimestre del 2014.

I numeri del primo trimestre testimoniano il grande lavoro svolto negli ultimi mesi volti a migliorare l’efficienza operativa – ha sostenuto Natuzzi -. La nostra energia è ora focalizzata sul capitalizzare questo sforzo per creare le basi per un ritorno ad una crescita dei ricavi sostenibile e di lunga durata. Attualmente sono mostrati alcuni segnali di ripresa economica in diversi paesi, ma è ancora prematuro parlare di aumento a breve termine dei consumi. La nostra presenza produttiva in tre continenti, la distribuzione capillare e della rete di vendita al dettaglio, la gamma di prodotti e, soprattutto, l’elevata consapevolezza del brand Natuzzi a livello mondiale, saranno i punti di innesco di continuare a sfruttare la crescita” ha concluso. Intanto procede il lavoro della società di scouting di Milano, la Sofit, per la ricerca di azienda e new.co in cui ricollocare i 534 esuberi strutturali del gruppo concordati a marzo con i sindacati e la stipula dell’accordo che ha aggiornato quello sottoscritto nell’ottobre 2013.

Diversi i progetti in ballo al momento: una fabbrica italiana di meccanica ciclistica (sul cui nome c’è al momento riserbo) che potrebbe rioccupare tra i 60 e i 70 lavoratori nella realizzazione realizzare di telai in alluminio per le biciclette, che già produce e vende accessori per il settore. Un altro riguarda la nascita di una new.co per la produzione e distribuzione di prodotti gluten free, che andrebbe ad operare nei siti Natuzzi di Altamura: il business plan è già stato presentato a PugliaSviluppo, l’agenzia regionale di attrazione degli investimenti e sviluppo d’impresa, per l’avvio della procedura di accesso al finanziamento. Inoltre si parla di una new.co che opererebbe nel settore medico, per la realizzazione di protesi ortopediche biomedicali degli arti inferiori. Così come non è tramontato il progetto – in questo caso il business plan fu presentato a settembre scorso – di una new.co per la fornitura di materiali plastici da imballo, ed un altro per la produzione di tensioattivi destinati ad una grossa azienda del Centro-Sud che già opera nel settore. C’è anche un’azienda di metalmeccanica interessata alla realizzazione di impianti per la produzione di macchinari per la sterilizzazione di rifiuti sanitari infetti e la disinfezione di acque di scarico provenienti da strutture sanitarie e laboratori: anche in questo caso la proposta è di una società che lavora da tempo nel settore.

Tutti questi progetti andrebbero ad occupare all’incirca 150 lavoratori. E’ bene ricordare che per le aziende che eventualmente andrebbero a costituire le new.co, c’è la possibilità di attingere Per tutti agli incentivi dell’accordo di programma sul distretto del salotto a valere sui bandi di settore di Puglia (bandi Pia in istruttoria) e Basilicata (nuovi bandi Pia attivi) sottoscritto l’8 febbraio del 2013 dal valore di 100 milioni di euro. Il 26 maggio, al Mise, si terrà una nuova cabina di regia dove si farà il punto sulle attività di scouting per ricollocare gli esuberi (per 130 su 534 vi sarà l’autoimprenditorialità nel territorio), e si approfondiranno i dossier professionali e formativi di ciascun addetto per l’eventuale ricollocazione. Sono 1400 i lavoratori della Natuzzi che dal 2 maggio sono al lavoro con i contratti di solidarietà ed altri 500 sono in cig a zero ore: da ottobre 2015 invece, altri 120 rientreranno a Ginosa, 280 sono andati via in mobilità incentivata e almeno 100, secondo i sindacati, sono quelli che dovrebbero essere ricollocati a breve nelle prime due new.co che aspettano l’ok della Regione per partire.

Gianmario  Leone

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