Ipercoop, i sindacati ribadiscono il loro “no” ai licenziamenti – Ieri nuovo incontro a Bari

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Centoquarantasette lavoratori in Puglia, quindici solo a Taranto, rischiano il licenziamento dalla Coop Estense, secondo i piani di riordino aziendale.  Ieri, a Bari, si è tenuto il primo incontro all’interno della procedura di mobilità attivata dalla Coop Estense. Presenti i rappresentanti di Filcams-Cgil Fisascat-Cisl  e Uiltucs -Uil.

Ai sindacati è stata illustrata la procedura e sono stati consegnati i dati richiesti, in particolare gli organici degli ultimi 3 anni divisi per punti vendita e livelli di inquadramento, i passaggi di livello, nonché i dati relativi alle quattro stazioni di rifornimento dei carburanti.

Da tali dati emergerebbe che il personale della Divisione Sud negli ultimi anni è diminuito, che si è ridotto conseguentemente il costo del lavoro – e che quindi non si é in presenza di un esubero di organico tradizionalmente inteso -, e che la dichiarata perdita di 12 milioni di euro nel solo 2014 in termini di risultato della gestione caratteristica spinge la Cooperativa a fare ricorso a delle drastiche contromisure, al fine di arrivare in 3 anni al pareggio tra costi e ricavi. L’azienda ha ipotizzato la riduzione dei costi generali ed in particolare l’esternalizzazione dei reparti grocery (147 persone con un recupero previsto di 1,3 milioni di €) e pescheria (80 persone con un recupero previsto di 2 milioni di € a partire dal 2016)   tramite il licenziamento di parte del personale impiegato.

Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno ribadito la contrarietà alle terziarizzazioni ed al licenziamento coatto dei lavoratori e hanno chiesto di poter discutere di un piano generale e non a step annuali che comporterebbe incertezza e confusione. Le organizzazioni sindacali, pur apprezzando lo sforzo di ragionamento della Cooperativa, si sono dichiarate contrarie a riduzioni strutturali di istituti retributivi previsti dal CCNL (scatti di anzianità), che tra l’altro comporterebbero una diminuzione secca in busta paga molto rilevante. Inoltre, si sono riservate di elaborare una loro proposta che verrà condivisa con il Coordinamento dei delegati e sottoposta ad assemblee per costruire un mandato chiaro con l’obiettivo di trovare un accordo equilibrato che salvaguardi l’occupazione e sia sostenibile dalle lavoratrici e dai lavoratori. Le proposte verranno discusse e condivise con le RSA/RSU e con le lavoratrici ed i lavoratori.


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