Ilva, Gnudi chiede 850 milioni sino a dicembre ma le banche prendono tempo

gnudiIntesa Sanpaolo, UniCredit e Banco Popolare, le tre banche creditrici di Ilva, potrebbero riunirsi tra la fine di questa settimana o più probabilmente all’inizio della prossima per elaborare una risposta formale e circostanziata alla richiesta formulata dal commissario straordinario Piero Gnudi di un prestito ponte da 650 milioni di euro. Pare che le banche abbiano già manifestato una posizione univoca rispetto alla richiesta di Gnudi, in un incontro che si è tenuto ieri alla presenza dello stesso commissario, ponendo delle precise condizioni (secondo quanto riporta un’agenzia di stampa della Reuter).

Al momento, non c’è alcun commento da parte delle banche coinvolte. Secondo quanto riferiscono le fonti, l’orientamento delle banche converge su un ammontare inferiore, pari circa a un terzo rispetto alla richiesta di Gnudi, e sarà subordinato ad alcune condizioni tra cui la presentazione di una manifestazione di interesse, anche sotto forma di lettera d’intenti, da parte di un potenziale partner industriale oltre all’orientamento favorevole delle autorità antitrust in merito a un’eventuale posizione dominante. Il riferimento è ad ArcelorMittal , finora unico pretendente per l’ingresso nel capitale di Ilva.

La cifra di 650 milioni, a cui si aggiungono circa 200 milioni entro l’anno per un totale che si aggira quindi sugli 830 milioni, va spalmata su tre esigenze differenti: da una parte la realizzazione delle prescrizioni AIA, dall’altra la gestione ordinaria e il pagamento dei fornitori. Una fonte spiega tuttavia che questa richiesta non sembra coerente con le caratteristiche peculiari dei prestiti ponte e potrebbe avere un più ampio respiro con lo scopo di traghettare Ilva fino alla conclusione dell’operazione con ArcelorMittal. Da qui le condizioni poste dalle banche.

 (TarantoOggi, 17.07.2014)

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