Sversamento depuratore Gennarini, pm chiede sette mesi di reclusione

Nel processo per lo sversamento di acque reflue urbane sulla battigia, provenienti dall’impianto di depurazione Gennarini il pubblico ministero ha chiesto di condannare a sette mesi di reclusione tutti gli imputati. Si tratta di funzionari dell’ente autonomo Acquedotto Pugliese, di dirigenti del Comune di Taranto e di rappresentanti dell’associazione temporanea d’impresa affidataria del servizio di conduzione, controllo e custodia dell’impianto. Legambiente, tramite l’avvocato Eligio Curci, si è costituita parte civile nel processo. Lo stesso ha fatto il Comune di Taranto, con l’avvocato Pasquale Annicchiarico. Entrambe le parti civili hanno richiesto agli imputati un risarcimento  danni. Prossima udienza il 7 giugno, per una vicenda che dura ormai da molti anni.

Comunicato stampa di Legambiente Taranto

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