Il mondo del cinema e tutti gli appassionati piangono per la scomparsa dell’indimenticabile Robert Redford

Addio a Robert Redford: il mondo del cinema perde una delle sue stelle più luminose. Resterà sempre nei cuori di tutti.
Il mondo del cinema piangerà per sempre il giorno 16 settembre. Questa resterà la data della scomparsa di Robert Redford, che lascia questo mondo all’età di 89 anni nella sua casa nello Utah, tra le montagne che tanto amava.
La sua morte non è solamente la fine di una lunghissima vita di un artista peculiare. Ma è l’addio ad un uomo simbolo per molte generazioni di eleganza sobria, coerenza morale, passione per l’arte nel senso più profondo del termine.
Con Redford finisce la vita di un attore e regista tra i più grandi del Novecento, ma anche una guida silenziosa per generazioni di cineasti, attori e spettatori.
Lui è stato l’uomo con il viso scanzonato che ha accompagnato il mondo nelle sale cinematografiche in un viaggio che è andato oltre la pura arte visiva.
Una carriera pazzesca
E’ stato indimenticabile in Butch Cassidy and the Sundance Kid, carismatico in La stangata, profondo in Tutti gli uomini del presidente, affascinante ed enigmatico in La mia africa. Come regista, ha lasciato il segno con opere come Gente comune, che ha vinto l’Oscar per avere commosso con una regia profonda e personale tutto il mondo.
Robert non è stato solamente un attore bello e carismatico. Lui è stato un artista completo, capace di passare dietro la macchina da presa con la stessa grazia e magnificenza con cui affrontava un primo piano per un film.
L’uomo che nessuno dimenticherà mai
Ma ciò che lo ha reso davvero unico è stato il suo impegno a favore del cinema indipendente. In un’epoca dominata dalle logiche commerciali, Redford scelse di dare voce a chi non l’aveva. Nel 1981 fondò il Sundance Institute, da cui nacque il Sundance Film Festival, che ancora oggi rappresenta il centro nevralgico del cinema indipendente. Grazie a lui, registi sconosciuti hanno potuto emergere, raccontare storie nuove per rompere schemi. Redford ha sempre creduto nel potere del cinema.
Robert va ricordato per il suo amore profondo per la natura e in particolare per i cavalli. Questo legame è emerso in film come L’uomo che sussurrava ai cavalli o il Cavaliere elettrico. Qui avete appreso che l’animale è il simbolo di libertà, di amore e di animo profondo. Redford ha sempre vissuto con i suoi cavalli. Il cinema ha perso una stella, ma il messaggio dell’uomo durerà in eterno.