Nessuna app può sostituire la poesia dello studio Ghibli | Le tendenze non ricreano la magia

Foto ritoccate “in stile Ghibli” sono un trend, ma dietro a questo famosissimo studio giapponese si cela molto di più che uno stile.
Hayao Miyazaki e Isao Takahata, co-fondatori dello studio, hanno sempre difeso la loro libertà creativa, a costo di sfidare le regole dell’industria. La loro visione altamente autoriale ha creato dei veri capolavori per il grande e per il piccolo schermo.
Ultimamente spopolano sui social foto ritoccate da applicazioni che ricalcano lo stile dello studio Ghibli per permettere alle persone di diventare simili ai personaggi delle sue storie.
Questo non basta a creare la poesia di quel contesto, perché il lavoro dello Studio Ghibli è considerato particolarmente speciale e unico per una combinazione di elementi artistici, narrativi e culturali.
E’ una miscellanea di genialità e amore e questo lo rende distintivo e un’app non potrà mai eguagliare un capolavoro e svilisce questo valore.
Uno stile artistico unico e una cura dei dettagli incredibile
Ghibli ha mantenuto una forte attenzione per l’animazione tradizionale. Ogni dettaglio visivo è curato in modo maniacale. Le ambientazioni sono ricchissime, spesso ispirate alla natura, con paesaggi che presentano moltissimi elementi dipinti singolarmente a mano. Ogni nuvola che vedete è rigorosamente artigianale, dipinta e accuratamente inserita nel contesto.
Tutto nei fotogrammi deve essere fluido e realistico. Ogni gesto, anche il più semplice come cucinare o legarsi i capelli, è animato con grande attenzione. L’importanza del realismo è quella degli artigiani di un tempo, per rendere l’esperienza visiva totalizzante per lo spettatore.

Lo stile dello studio Ghibli è inimitabile
Gli autori hanno da sempre voluto creare personaggi complessi e non convenzionali. Sono persone che si muovono con dolcezza, ma allo stesso tempo con fierezza nella loro realtà. Basta pensare a Chihiro o Nausicaä, coraggiose, sensibili e indipendenti. Persino i comprimari sono curati in ogni dettaglio e con estrema profondità. Una menzione particolare agli antagonisti. I “cattivi” raramente sono del tutto malvagi come la Strega delle Terre Desolate in Il castello errante di Howl o Senza volto nella Città Incantata. Una creatura che rappresenta metaforicamente l’ingordigia del mondo moderno, ma che serba in sé il profondo desiderio di ricevere amore rispecchiando la fragilità dell’uomo.
I temi profondi e universali che accompagnano lo spirito Ghibli hanno reso questo studio immortale nell’immaginario umano. Grazie a questi film si riscopre il rapporto tra l’uomo e la natura come in La Principessa Mononoke, o la crescita personale in Kiki consegne a domicilio e la spiritualità che si cela nel folklore giapponese come in La città incantata o Totoro.