Inceneritore di Massafra, le precisazioni di Arpa Puglia

BARI In riferimento al contenuto dell’articolo pubblicato sulla Gazzetta di Taranto in data 6 maggio 2012, intitolato “Chi ha modificato i dati dell’ARPA sull’inceneritore”, Arpa Puglia ha comunicato le seguenti precisazioni.

L’attuale normativa (Decreto Legislativo 155/2010) prevede che le Regioni italiane producano, con cadenza triennale, degli inventari delle emissioni in atmosfera, che raccolgono i dati relativi alla quantità degli inquinanti introdotti in atmosfera dalle attività antropiche e dalle sorgenti naturali presenti nel territorio di rispettiva competenza.

Su incarico della Regione Puglia, ARPA Puglia è stata così incaricata di stilare l’inventario delle emissioni in aria (INEMAR) per l’anno 2007, e sta attualmente procedendo alla compilazione di quello riferito all’anno 2010, secondo la cadenza prevista dalla legge ed in modo analogo alle altre Agenzie regionali. Nel settembre 2011, dopo il completamento di una prima formulazione dell’inventario 2007, i dati emissivi sono stati pubblicati sul portale tematico appositamente realizzato da ARPA Puglia,(http://www.inemar.arpa.puglia.it/Home.asp) attivando un procedura di consultazione pubblica (“public review”) nel corso della quale sono state recepite le considerazioni e osservazioni del pubblico su tali dati.

Nell’ambito di tale procedura, il gestore dell’inceneritore di Massafra (Appia Energy Spa) ha comunicato ad ARPA Puglia un numero di ore di effettivo funzionamento dell’impianto nell’anno 2007 inferiore rispetto a quelle corrispondenti all’intero anno, sulla base delle quali erano stati inizialmente stimati i valori emissivi massici annui (ricavati dalla stima delle concentrazioni presenti nel camino, moltiplicata per il flusso dei fumi in uscita e per il numero di ore di effettivo funzionamento). Tali ore sono risultate in accordo con le oredi funzionamento rilevate dallo SME, cioè dal sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni, i cui dati pervengono giornalmente al Dipartimento di Taranto dell’Agenzia. Di conseguenza, i dati emissivi dell’inventario 2007 sono stati modificati, con il risultato di una riduzione delle emissioni massiche stimate dal camino dell’inceneritore in oggetto per l’anno in questione.

Per quanto riguarda i dati dell’anidride carbonica (CO2) e del protossido di azoto (N2O) emessi dallo stesso impianto, questi non risultano nulli, ma sono invariati rispetto ai valori precedentemente pubblicati, ovvero rispettivamente 7520 tonnellate/anno di CO2 e 6500 tonnellate/anno di N2O. Infatti, tali dati sono stati stimati non sulla base delle concentrazioni a camino, ma direttamente dalla quantità di combustibile immessa in ciclo nell’anno 2007, che è nota in modo separato dalle ore di funzionamento. L’assenza di tali dati nella versione aggiornata dell’inventario (un trattino indica infatti l’assenza di un dato, e non un dato uguale allo zero) è imputabile ad un problema della procedura informatica che travasa automaticamente i dati dal database emissivo, presente sul server dell’Agenzia, al portale.

I dati in questione verranno, di conseguenza, immediatamente ripubblicati.Vale la pena di rimarcare come, a fianco delle procedure di stima di cui sopra, ARPA Puglia ha condotto vari campionamenti di emissioni a camino sull’impianto in oggetto, relativi sia ai macroinquinanti che ai microinquinanti (diossine e idrocarburi policiclici aromatici). I risultati di tali controlli, trasmessi a tutti i soggetti interessati, non hanno evidenziato superamenti dei limiti previsti dalla normativa in materia. In ogni caso, ARPA Puglia sta procedendo ad una integrazione del contenuto del portale dedicato all’inventario delle emissioni in aria, per meglio specificare il significato dei dati, la loro genesi e, in particolare, il senso del trattino (“-“) quale indicatore dell’assenza di un dato e non della presenza di un dato nullo, in modo da scongiurare incomprensioni o difficoltà di interpretazione, quale quella all’origine dell’articolo citato in premessa.

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