Zazzera (Idv) illustra l’interrogazione sull’Eni: «Sicurezza a rischio, l’azienda deve rispettare le regole»

“Durante l’incontro – si legge nel comunicato stampa di Zazzera – abbiamo sollevato la questione del rispetto delle regole e della legge da parte delle aziende tarantine, in modo particolare dell’Eni che allo stato attuale non è conforme a quanto disposto dal D.Lgs. 334/99. Ciò vuol dire che i cittadini tarantini sono privi di un piano di emergenza esterno che li protegga in caso di esplosioni o di nubi tossiche. Chiediamo quindi che l’azienda si attivi perché non ci si trovi davanti ad incidenti che si potevano prevenire semplicemente rispettando la normativa vigente. Ci attiveremo, inoltre, con i tecnici e con i membri del partito dell’Italia dei Valori – prosegue Zazzera – per una serie di iniziative finalizzate a dare adeguata informazione ai cittadini. La vicenda dell’Eni tuttavia porta a riflettere: queste aziende mettono sotto ricatto i lavoratori perché se queste non sono in regola mettono a repentaglio non solo la salute e la sicurezza ma anche i posti di lavoro». Conclude il parlamentare: «Dobbiamo garantire ai tarantini un futuro libero dai ricatti e con modelli di sviluppo innovativi, come la zona della Ruhr in Germania per esempio, che garantisce 30 mila posti di lavoro e oltre 23 milioni di visitatori. Questo è un modello virtuoso che dimostra che il rispetto della legge e della sicurezza non crea affatto disoccupazione”.
