Se le donne di ribellano il mondo inizia a tremare | Tre romanzi distopici che ogni uomo dovrebbe leggere subito

Distopie femministe
Romanzi distopici – Pixabay – InchiostroVerde.it

La letteratura offre una spaccato di femminismo molto forte. Ci sono libri talmente potenti da stravolgere il modo di pensare.

Cosa accade quando il corpo femminile diventa terreno di controllo, la voce un’arma spuntata e la libertà un orario da rispettare?

La letteratura è una cornocupia di racconti che possono mostrare che la lotta al patriarcato è un dovere. Una lettura di mondi antitetici e terribili, in cui il patriarcato ha vinto, può fare la differenza.

Partendo da After Dark di Jayne Crowie, Vox di Christina Dalcher e Una donna da mangiare di Margaret Atwood, la narrativa distopica diventa strumento politico, atto d’accusa e gesto di resistenza.

Se “Il racconto dell’ancella” resta la matrice ideale, con il suo mondo in cui la maternità è imposta e la donna ridotta a moglie e madre silenziosa, questi tre romanzi aggiornano la distopia al presente, rendendola ancora più inquietante e vicina.

Distopie da leggere

In Vox, le donne americane vivono sotto un regime in cui possono pronunciare solo 100 parole al giorno. Christina Dalcher immagina un mondo in cui la parola, mezzo di pensiero e autodeterminazione, è razionata, ridotta a una soglia infantile, misurata da un bracciale elettronico che punisce chi supera il limite. La protagonista, una neurolinguista, è chiamata a servire il potere che la opprime: un paradosso amaro che svela la contraddizione tra sapere e sottomissione.

After Dark, invece, ruota attorno a un coprifuoco imposto agli uomini dal matriarcato: ogni sera, dopo una certa ora, non possono più uscire di casa. Jayne Crowie costruisce una Londra claustrofobica, dove la sicurezza femminile diventa pretesto per la segregazione. Non è difficile leggere in questa distopia l’eco delle reali paure vissute dalle donne nelle strade, nei trasporti pubblici, nella notte, una libertà parziale che esiste solo alla luce del sole.

Romanzi femministi
Racconti distopici femministi – Pixabay – InchiostroVerde.it

Margaret Atwood insegna

Una donna da mangiare di Margaret Atwood è forse il romanzo più disturbante dei tre. Non siamo in una dittatura esplicita, ma nella quotidianità opprimente di Marian, giovane donna alle prese con il fidanzamento, il lavoro d’ufficio, le convenzioni sociali. Quando Marian inizia a rifiutare il cibo, la Atwood mostra una ribellione che parte dal corpo, contro un sistema che inghiotte l’identità femminile sotto forma di matrimonio, maternità, aspettative. Se Il racconto dell’ancella metteva in scena la repressione violenta, qui è l’addomesticamento il vero nemico: il patriarcato travestito da normalità.

Questi libri non sono solo per donne. Anzi, son per uomini che vogliono imparare a riconoscere le dinamiche del potere, anche quelle più invisibili. Non sono romanzi da leggere per evasione, ma per evoluzione.