Attenzione a quello che prenotate online | Le truffe continuano ad aumentare

Una famiglia ha prenotato una casa vacanze su Booking.com. Purtroppo al loro arrivo non hanno trovato assolutamente nulla.
Quella che doveva essere una vacanza rilassante in Galizia si è trasformata in un incubo per una famiglia che aveva prenotato una casa vacanze attraverso Booking.com.
Dopo aver speso 1.800 euro per un alloggio che sembrava un vero incanto, vicino al mare, con ottime recensioni e foto invitanti, il sogno delle ferie si è infranto.
Appena sono arrivati all’indirizzo stabilito hanno trovato solamente un terreno vuoto.
La casa che avevano visto online, semplicemente, non esisteva. Una volta sul posto, ogni tentativo di contattare il proprietario è risultato inutile. Inoltre, anche il servizio clienti della piattaforma ha lasciato la famiglia senza risposte, con chiamate che si interrompevano e nessuna soluzione immediata al problema. Alla fine, i turisti sono stati costretti a cercare un’altra sistemazione all’ultimo minuto, spendendo nuovamente dei soldi e senza la certezza di poter recuperare quanto già versato. Strano perché la piattaforma Booking solitamente è molto celere nel fornire aiuto ai clienti.
Come agiscono i truffatori online e le falle del sistema
Truffe di questo tipo si stanno facendo sempre più frequenti, complice la dimensione delle piattaforme, che ospitano milioni di annunci provenienti da tutto il mondo. I truffatori sfruttano la fiducia degli utenti presentando immagini curate, descrizioni accattivanti e, in alcuni casi, persino recensioni false per rendere più credibile l’annuncio.
Una volta ricevuto il pagamento, spariscono nel nulla. Secondo l’Organizzazione Europea dei Consumatori (BEUC), questo tipo di pratiche ingannevoli è molto diffuso in Europa e gli utenti non sono consapevoli dei rischi legati alla mancanza di controlli approfonditi sulle inserzioni. In questi casi, è quasi impossibile rintracciare i responsabili e le piattaforme si accollano le spese del risarcimento ai clienti. Alcuni esperti legali chiedono che le piattaforme siano sottoposte a regole più severe, soprattutto quando si tratta di spese ingenti sostenute da famiglie che, una volta sul posto, potrebbero nell’immediato non avere la possibilità economica di pagare un altro affitto.
La crescente pressione sulle piattaforme di viaggio
Episodi come questo stanno portando le autorità europee a pretendere maggiore responsabilità da parte delle piattaforme. La Commissione Europea ha già invitato gli operatori del settore a migliorare i sistemi di verifica e a garantire un’assistenza ancora più celere in caso di emergenze.
Le critiche non riguardano solo la presenza di annunci truffaldini, ma anche la qualità del servizio clienti, spesso lento o inefficace nei momenti critici.