Il sonno della ragione genera mostri | All’apice della sua capacità mentale il genere umano decade

AI
Intelligenza artificiale e misoginia – Pixabay – InchiostroVerde.it

La società sta scivolando lentamente in uno stato di degrado socio morale molto preoccupante. Eppure è al massimo del suo potenziale.

Il tasso di investimenti globali nell’IA sta aumentando sempre di più, mentre aziende e paesi investono in quella che è stata descritta come una nuova corsa agli armamenti.

Questa tendenza è stata soprannominata “frenesia dell’IA”, con i componenti descritti dagli analisti come il “nuovo oro o petrolio”.

Tutti si stanno unendo all’azione e i politici sono ansiosi di affermare il ruolo di leader globali dei propri Paesi nello sviluppo dell’IA.

Vale la pena chiedersi chi stia beneficiando veramente di questa corsa sfrenata e a spese di chi. Domande più che lecite.

Intelligenza artificiale

Alcuni sviluppatori stanchi del silenzio assenso hanno affermato di aver adoperato le loro competenze, per creare un sito web dove gli utenti possono interagire con bot di intelligenza artificiale e intraprendere comportamenti violenti e illegali. Per soli 5 dollari al mese, gli utenti possono accedere a un “bordello virtuale” gestito da ragazze di età inferiore ai 15 anni, descritto sul sito come un “mondo senza femminismo”. Oppure possono “chattare” con una serie di personaggi generati dall’AI che soddisfano fantasie becere e degradanti.

Il mercato del sesso senza femminismo con l’intelligenza artificiale genera un business da milioni di dollari. Questa operazione è solo una delle migliaia di modi di usare questa nuova tecnologia che alimenta la misoginia nella società.

Intelligenza artificiale
Oggettivazione delle donne – Pixabay – InchiostroVerde.it

La misoginia e l’intelligenza artificiale

Su alcuni siti di AI gli uomini possono creare, condividere e usare come arma immagini intime false per terrorizzare donne e ragazze. In pratica l’intelligenza artificiale generativa, ha dimostrato di rigurgitare e amplificare misoginia e razzismo. Questo diventa ancora più preoccupante se si considera la quantità di contenuti online che questo nuovo strumento sta generando.

Le donne rischiano di essere trascinate indietro in epoca medioevale proprio dalla stessa tecnologia che promette di catapultare gli uomini in un futuro meraviglioso. Pensate ai social media. Sono nati come una nuova idea sfruttata da uomini bianchi privilegiati, le cui origini risalgono all’oggettivazione patriarcale delle donne. (Mark Zuckerberg ha iniziato con un sito web chiamato FaceMash , che permetteva agli utenti di classificare il fascino delle studentesse di Harvard… un concetto che ora afferma non avere nulla a che fare con le origini di Facebook.) L’uso massivo dei social ha condotto ad un’oggettivazione del corpo femminile che in molti ha generato uno spirito malsano. Se l’intelligenza artificiale generativa creerà una donna totalmente oggetto cosa accadrà?