Gli israeliani affermano che la conquista del territorio fornisce a Israele un’ulteriore leva nei negoziati con Hamas

Gli attacchi israeliani a Gaza uccidono almeno altre 17 persone nel nord del territorio, secondo il personale ospedaliero.
Il piano, approvato all’unanimità durante una riunione del gabinetto di sicurezza, travalica tutti gli obiettivi finora delineati da Israele per la sua offensiva nel devastato territorio palestinese.
Inevitabile che questo provocherà una profonda preoccupazione a livello internazionale per una pace che sembra non arrivare.
I funzionari hanno detto ai giornalisti in Israele che il piano avrebbe comportato una nuova e intensa offensiva che avrebbe portato alla “conquista di Gaza e al possesso dei territori, spostando la popolazione di Gaza a sud per proteggerla”.
Dopo il crollo di un fragile cessate il fuoco a metà marzo, Israele ha ripreso i bombardamenti su Gaza, con le truppe che hanno rinforzato “zone cuscinetto” profonde chilometri lungo il perimetro di Gaza ed esteso la loro presa su gran parte del nord e del sud del territorio.
Israele non si ferma
Oltre il 70% di Gaza è sotto il controllo israeliano o è soggetto ad ordini emessi da Israele che impongono ai civili palestinesi di evacuare determinati quartieri.
Il capo dell’esercito, il tenente generale Zamir, ha dichiarato che l’esercito avrebbe richiamato “decine di migliaia” di riservisti per consentire alle truppe regolari di leva di essere schierate a Gaza per la nuova offensiva. Zamir ha resistito alle richieste di alcuni ministri israeliani affinché le Forze di Difesa Israeliane si assumessero il compito di distribuire aiuti a Gaza.

La Palestina è in sofferenza
Gran parte della popolazione non riesce più a trovare cibo a sufficienza e il sistema di aiuti umanitari è prossimo al collasso, hanno affermato i funzionari nel territorio. Israele controbatte che nel territorio ci sia “attualmente cibo a sufficienza”, ma che approvano “la possibilità di una distribuzione umanitaria, se necessario, per impedire ad Hamas di prendere il controllo delle forniture e di distruggere le sue capacità di governo”.
Israele afferma che il blocco e i bombardamenti intensificati da metà marzo servono a spingere Hamas a rilasciare gli ostaggi detenuti a Gaza. I militanti nel territorio detengono ancora 58 ostaggi catturati durante l’attacco di Hamas contro Israele dell’ottobre 2023, che ha causato la morte di circa 1.200 persone, per lo più civili. L’offensiva militare di rappresaglia di Israele ha ucciso almeno 52.535 persone a Gaza, la maggior parte delle quali civili. Netanyahu, ritiene possibile la proposta del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di spostare i milioni di palestinesi che vivono a Gaza nei paesi vicini, per consentirne la ricostruzione.