Perché si chiamano bevande vegetali e che caratteristiche hanno

Quando parliamo di bevande vegetali facciamo riferimento a prodotti che sono ricavati da speciali miscele, generalmente fatte di semi oleosi o cereali e acqua. Chi parla, riferendosi ad esse, di ‘latte’ fa un errore di concetto poiché molte sono le differenze soprattutto dal punto di vista nutrizionale tra le bevande vegetali e il classico latte vaccino. E’ stata l’Europa a specificare come, peraltro, i cosiddetti ‘plant based drinks’ non possano essere definiti ‘latte”. Anche se nessuna bevanda vegetale possiede una composizione tale da permetterci di considerarle alla stregua del latte di origine animale, analizzare le loro caratteristiche nutrizionali limitandosi al confronto con quelle del latte vaccino è troppo riduttivo. Si comportano infatti da vere e proprie alleate della nostra salute. Vediamo quindi quali sono queste caratteristiche, in modo tale da orientare al meglio il momento della scelta.

L’importanza del rito della colazione e i valori nutrizionali

Le più diffuse bevande vegetali, perfette per accompagnarci nel rito della colazione oppure quale spuntino goloso di metà pomeriggio, sono quelle all’avena e alla mandorla. Ma nel range di prodotti in commercio sulle piattaforme di specialisti come Isola Bio se ne trovano molte altre: hanno il merito di essere tutte buone e gustose, inoltre visto l’alto numero di tipologie esistenti non annoiano mai (sempre maggiormente presenti anche le bevande al gusto di cocco, nocciola e riso). Nel caso in cui per scelta personale si decida di inserire queste bevande nella propria routine alimentare, ma di farlo in maniera occasionale e comunque sporadica, la cosa migliore da fare sarà lasciarsi guidare dall’istinto e dai gusti personali. Mentre invece il discorso cambia se decidiamo di puntare in modo più frequente nella nostra alimentazione su questi stessi prodotti. Si dovrà in questo secondo caso fare una valutazione più approfondita e ponderata in merito alle specifiche caratteristiche nutrizionali, che variano a seconda della materia prima dalla quale sono ottenute.

Riso, mandorla, soia e le altre: perfette per celiaci e vegani

Le bevande vegetali sono principalmente composte di acqua, quindi sarà necessario precisare come – in rapporto alla porzione che consumiamo – il loro apporto dal punto di vista nutritivo risulti comunque contenuto. Per fare qualche esempio, vediamo come la bevanda di riso sia molto ricca di zuccheri semplici, mentre quella al gusto di mandorla (e in generale quelle a base di frutta secca) è caratterizzata da un contenuto maggiore di grassi. Molto apprezzata anche la bevanda a base di soia: quest’ultima – che è quella che più si avvicina tra le bevande vegetali al latte vaccino da un punto di vista nutrizionale – si ricava direttamente da un legume, il che assicura un importante apporto di proteine. Le bevande vegetali sono sempre più apprezzate per il loro essere assolutamente trasversali: sono adatte ai celiaci e a chi abbia un’intolleranza, così come sono perfette da inserire in una dieta vegana (scelta quest’ultima legata in genere a motivazioni di tipo etico).