Cisa di Massafra: Mamme, Medici e No Raddoppio insieme contro l’inceneritore

 

Come è ormai a tutti noto, il Consiglio di Stato ha rigettato i ricorsi della Regione Puglia e della Provincia di Taranto sugli aspetti paesaggistici (Boschi, Macchia e Gravine) riguardanti il raddoppio dell’inceneritore di Massafra dandone l’autorizzazione alla realizzazione.

Condividendo obiettivi e principi ispiratori Il Comitato NO Raddoppio, ISDE Medici per l’Ambiente Massafra ed il Comitato Madre Terra hanno in questi giorni ribadito una fattiva collaborazione ed una discussione dalla quale sono emersi alcuni punti fondamentali.

Siamo amareggiati perché la sentenza è ingiusta. E’ ingiusta nel merito perché non ha tenuto in considerazione evidenze oggettive che sono emerse chiaramente nel dibattito processuale e che meritavano un approfondimento ulteriore.

Non ha tenuto conto di questo territorio martoriato da emissioni inquinanti, e delle conseguenti emergenze sanitarie, che dal 2012 ad oggi sono emerse in maniera scientificamente incontrovertibile: alcune sono oggetto di indagine e di inchiesta della magistratura penale.

Non ci sentiamo sconfitti. Non siamo sconfitti innanzitutto perché non riteniamo che il raddoppio sia già fatto. Continueremo la nostra battaglia con nuovi metodi e nuove idee, che abbiamo e svilupperemo.

Non ci riteniamo sconfitti soprattutto perché tante sono le vittorie che portiamo a casa in questi anni di impegno. La città è cresciuta. La consapevolezza e la sensibilità dei massafresi sulle questioni ambientali e di salute è cresciuta.

Abbiamo svegliato la nostra comunità e l’abbiamo resa consapevole dei rischi che si possono correre nel vivere in una città inquinata….e questa se permettete è la nostra più grande Vittoria. Niente sarà più come prima.

Dobbiamo usare questa nuova consapevolezza per contrastare non solo il raddoppio ma anche gli altri impianti che sono in corso di autorizzazione (un terzo inceneritore fanghi da 80.000 t/a e un impianto di trattamento di rifiuti liquidi da 160.000 mc/a).

Noi non ci fermeremo. Continueremo ad informare e sensibilizzare i massafresi sulle questioni tecniche e sanitarie. La politica deve seriamente prendersi le proprie responsabilità. Non serve litigare sul passato: serve collaborare per il futuro se veramente, come dicono tutti  sono contrari all’insediamento di nuovi impianti inquinanti.

Invitiamo tutti i politici a mettersi intorno ad un tavolo (in primo luogo il Sindaco Quarto e la sua Amministrazione, Il Presidente della Provincia Tamburrano e della Regione Emiliano con i rappresentanti del nostro territorio in Provincia e Regione) magari partendo da un Consiglio Comunale su tali temi.

Spetta a loro trovare le strade amministrative, procedurali, legislative per dare seguito al principio di precauzione, determinato e descritto in tutte le leggi e normative italiane ed europee. Noi non faremo mancare il nostro contributo.

Nei prossimi giorni tutte le associazioni ed i liberi cittadini che ritengono di condividere insieme a noi l’obiettivo di dare a Massafra un futuro diverso definiranno un programma di iniziative atte  a contrastare l’avanzamento dei tre progetti ed a promuovere le buone pratiche in tema ambientale.

Noi continuiamo la nostra opera di sensibilizzazione della popolazione e di stimolo alla politica, che sarà giudicata dalle decisioni che prende e dai risultati che raggiunge. Tutti, ma proprio tutti, renderemo conto ai nostri figli delle nostre scelte.

Comitato No Raddoppio – Per una Corretta Gestione dei Rifiuti 

ISDE Medici per l’Ambiente – sez. di Massafra 

Comitato Madre Terra

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