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In Italia si muore meno di tumore, ma Taranto è in controtendenza

TARANTO – E’ sempre più efficace la lotta ai tumori in Italia. Per fortuna, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, la mortalità per tumori in Italia tende a stabilizzarsi o addirittura a calare. Nel 2013 vi sono stati oltre mille decessi in meno rispetto all’anno precedente e questo grazie soprattutto alla prevenzione e alle tante campagne di screening che molte ASL propongono ai cittadini.

Certamente l’Italia non è tutta uguale. La lotta ai tumori è condotta con strategie e risultati diversi. Stili di vita, prevenzione, ambiente, cura e assistenza sono tutti aspetti che incidono sul risultato complessivo che sembrerebbe segnare un punto a favore della riduzione di mortalità. In particolare la personalizzazione delle cure e i nuovi protocolli che includono le terapie immunostimolanti migliorano di molto l’aspettativa di vita dei malati rispetto al passato.

Guarire da un tumore è un’esperienza che sempre più persone possono raccontare e di questo dobbiamo dare merito alla ricerca scientifica. Secondo i dati istat elaborati dalla LILT di Lecce, anche a Taranto, nel 2013 si è verificata una piccola riduzione di mortalità per tumore rispetto all’anno precedente. In particolare, vi sarebbero stati 10 decessi in meno rispetto al 2012. Questo dato è probabilmente spiegabile con l’utilizzo da qualche anno, in modo sempre più diffuso, di nuovi protocolli e terapie più efficaci, a cui hanno avuto accesso anche i pazienti tarantini, sia nelle strutture locali che nei centri di eccellenza nazionali a cui sono spesso costretti a rivolgersi.

La riduzione di mortalità a Taranto non si è rivelato però un trend costante. Già nel 2014, infatti, i morti per tumore nella provincia ionica sono stati 1493, in aumento cioè rispetto al 2013. I nuovi approcci alle cure, sempre più efficaci nel far guarire tanti pazienti malati di tumore, non hanno compensato l’incremento di casi che a Taranto, anno dopo anno, si verifica.

Siamo in attesa della pubblicazione dei dati del Registro tumori 2012 che, per l’accuratezza con cui vengono raccolti e sviluppati, sono più attendibili di quelli Istat. Capiremo meglio, con questa pubblicazione, se a Taranto vi è stata una inversione di tendenza, cosa però alquanto improbabile considerando i dati istat sui decessi fino al 2014. In questo anno, infatti, il tasso grezzo di mortalità a Taranto è stato del 26,1 (numero di decessi per 10.000 abitanti), in crescita di una unità rispetto al 2013.

È un dato che deve far riflettere tutti coloro che continuano a rinviare decisioni drastiche che portino ad incidere sull’inquinamento ambientale che caratterizza ampie zone del territorio tarantino. Certamente l’inquinamento non è l’unica causa per tutti i tipi di tumore, ma è senza ombra di dubbio concausa per molti di essi, insieme a stili di vita sbagliati e predisposizione genetica. Ricordiamo d’altronde che quasi tutti gli esperti di epidemiologia sono concordi nell’affermare che il trend di incidenza di tumori a Taranto nei prossimi anni sarà in incremento, pur in presenza di una ipotetica riduzione delle emissioni inquinanti da parte della grande industria.

Giuseppe Aralla

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