Ilva, il processo “Ambiente svenduto” rinviato a marzo

La nostra ambizione e' quella di rafforzare significativamente la performance ambientale di Ilva e di allinearla, se non addirittura di migliorarla

Il processo ‘Ambiente svenduto’ per il presunto disastro ambientale causato dall’Ilva è stato aggiornato al 1° marzo in seguito all’accoglimento di una istanza di rinvio presentata dall’avvocato Massimo Lauro, nuovo legale della società ‘Partecipazioni industriali’ (ex Riva Fire), finalizzata alla definizione del patteggiamento. Alla richiesta si erano opposte le parti civili.
Il curatore speciale della società, Carlo Bianco, nominato nei giorni scorsi dal Tribunale di Milano, aveva sollecitato un ulteriore rinvio per studiare il dossier e chiudere con la procura di Taranto l’accordo per l’applicazione della pena, che dovrebbe tradursi nella confisca di 1,3 miliardi di euro bloccati in Svizzera da destinare alla decontaminazione e all’adeguamento alle norme ambientali del Siderurgico in forza di un emendamento inserito dal governo nella Legge di stabilità. ‘Partecipazioni industriali’ è una delle tre società imputate ai sensi della legge 231 per responsabilità amministrativa nel processo ‘Ambiente svenduto’ (insieme a 44 persone fisiche). Le altre due sono Ilva e ‘Riva Forni Elettrici’, che avevano già depositato le istanze di patteggiamento.

(Fonte sito internet “La Gazzetta del Mezzogiorno”)

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