Ilva, la Fiom Cgil spinge per interrogazione parlamentare su dati amianto

In data odierna, a seguito del comunicato sindacale della FIOM CGIL del giorno 03/01/2017, si è svolto un incontro tra azienda e organizzazioni sindacali per discutere in merito all’emergenza amianto. Il 31.12.2016 scadeva il temine entro il quale i Commissari Straordinari avrebbero dovuto trasmettere al Ministero dell’’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare la mappatura dei rifiuti pericolosi o radioattivi e del materiali contenente amianto aggiornata al 30/06/2016 ai sensi dell’’art. 1 bis del decreto legge n. 98 del 09/06/2016. Tale relazione è stata consegnata il 27/12/2016.

La FIOM CGIL ha più volte richiesto attraverso alcuni comunicati la necessità che i Commissari, all’’interno della relazione, facciano riferimento non solo alla mappatura e alle attività di bonifica già effettuate, ma anche al piano di bonifica, ai tipi e allo stato dell’amianto, ai procedimenti applicati per la bonifica, al numero e dati anagrafici degli addetti, alle caratteristiche degli eventuali prodotti contenenti amianto e alle misure adottate e in via di adozione ai fini della tutela della salute dei lavoratori e dell’’ambiente, al fine di verificare la necessità di allontanamento dei lavoratori dalle fonti di rischio presenti nello stabilimento siderurgico.

Tale necessità è inoltre rafforzata dai dati inseriti nella relazione presentata dai Commissari al Parlamento, (in possesso della FIOM CGIL), in ottemperanza all’’art. 1, comma 10 bis, del Decreto Legge 4 dicembre 2015, n. 191, a Luglio 2016. Nella relazione è infatti specificato che in stabilimento sono presenti ancora circa 3820 tonnellate di amianto, di cui 3700 tonnellate in matrice friabile e 120 in matrice compatta. Anche gli interventi di rimozione di materiale contenente amianto e lo smaltimento di rifiuti eseguiti negli anni 2013-2015 sono riferiti maggiormente a materiali in matrice friabile, sono infatti stati eseguiti 140 interventi in matrice compatta e 150 in matrice friabile, in riferimento allo smaltimento sono state smaltite 409 tonnellate in matrice compatta e 1324,883 in matrice friabile. I dati relativi al censimento del materiale contenente amianto, agli interventi di rimozione , allo smaltimento e ai campionamenti ambientali, al fine di verificare la dispersione di fibre di amianto in ambienti di lavoro, sono anche inviati all’’ASL e alla Regione Puglia.

Ilva, durante la fase commissariale, ha indubbiamente dato un segnale di trasparenza e discontinuità alla gestione occulta dei RIVA sulla questione amianto, tuttavia riteniamo insufficienti le risposte fornite durante l’incontro odierno alla FIOM CGIL. La FIOM CGIL pertanto ribadisce la necessità di aprire un tavolo di confronto con il Governo, le istituzioni locali (ASL e ARPA), la Regione Puglia e i Commissari per verificare la corretta attuazione di tutte le misure necessarie alla tutela e salvaguardia della salute e sicurezza di tutti i dipendenti dello stabilimento ILVA di Taranto. La FIOM CGIL chiede inoltre delucidazioni ai Commissari riguardo alle modalità con cui saranno affrontati gli interventi di bonifica amianto durante la gestione commissariale, successiva alla cessione degli stabilimenti, ed esorta il Governo affinché si impegni a risolvere la questione relativa all’emergenza amianto all’ interno dello stabilimento di Taranto aprendo un tavolo di confronto con i Ministeri interessati. La FIOM CGIL chiede inoltre un intervento dei parlamentari al fine di formulare un’interrogazione per conoscere i dati riportati nella relazione commissariale e richiedere eventuali informazioni integrative in riferimento alle attività di bonifica di amianto nello stabilimento.

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