Filiera della nautica, si cerca una sede a Taranto

L’appuntamento è stato fissato al prossimo 8 dicembre quando, i soggetti interessati al progetto di filiera formativa della nautica, comunicheranno ufficialmente l’impegno che vorranno profondere e, soprattutto, indicare una possibile struttura dove allocarla.
È questo, in estrema sintesi, quanto emerso dall’incontro del tavolo tecnico riunitosi martedì sera negli uffici della Regione Puglia, in via Dante 63 a Taranto, convocato dall’assessore regionale Sebastiano Leo e coordinato dal consigliere regionale Gianni Liviano.
Settecento metri quadrati, tanti ne servirebbero per ospitare la Casa della filiera della nautica. Uno spazio che andrebbe reperito possibilmente vicino al mare e destinato ad ospitare le classi e i laboratori del corso di Trasporto e Logistica dell’Istituto Archimede di Taranto (Open Space, laboratorio di simulazione navale, laboratorio planetario, laboratorio monitoraggio marino, laboratorio impianto pilota di biologia marina, laboratorio di educazione marinara, di far lab, di tappezzeria nautica) nonché il master di I livello in Design Nautico che il Politecnico di Bari è pronto a far partire.
Una mission alla quale gli enti presenti all’incontro (Regione Puglia, Università e Politecnico di Bari, Archimede, Marina e Aeronautica militare, Assonautica, Camera di commercio Taranto, Ufficio scolastico regionale, Autorità portuale) sono chiamati a partecipare in modo da poter dare maggiore slancio, anche attraverso un’intelligente ed efficace operazione di marketing, al corso di studi dell’Istituto Archimede. Tutto in sinergia, appunto, con l’offerta formativa universitaria.
La bozza del protocollo d’intesa già c’è. Adesso va arricchita con i contributi che i soggetti attuatori faranno pervenire, ognuno per le proprie competenze, alla Regione entro il prossimo 8 dicembre.
“L’obiettivo – ha ribadito il consigliere regionale Gianni Liviano – è quello di provare ad immaginare un progetto che sia coerente con la costruenda legge regionale speciale per Taranto. Per questo l’opzione privilegiata è quella di passare da Taranto città sul mare a Taranto città di mare. Di questo ne è stato subito convinto l’assessore Sebastiano Leo che ha sposato la causa. Mi sento di dire che, con questo secondo incontro, il progetto comincia a prendere corpo. Certo, è importante che Marina, Aeronautica e Autorità portuale formulino possibili ipotesi di strutture idonee allo scopo”.

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