Diritti e disabilità: a Taranto la Marcia della Sopravvivenza per un cambiamento culturale

TARANTO – Una marcia per i diritti delle persone disabili, un corteo per ribadire a istituzioni e tarantini l’importanza di una città vivibile anche per chi deve combattere quotidianamente con la disabilità. Si terrà il prossimo 3 dicembre a Taranto, con partenza dal piazzale antistante l’Arsenale Militare e percorrerà via di Palma e via D’Aquino con tappa finale in piazza della Vittoria, la manifestazione “Marcia della Sopravvivenza”, organizzata dalle associazioni Fidas – donatori di sangue, Contro le Barriere, Sherwood, Marino Abbracciavento, Progentes Onlus, Comunità terapeutica Il Delfino, Contramianto ed altri rischi onlus, Protezione Civile e WWF Taranto.

Le associazioni chiedono a tutta la cittadinanza di unirsi a loro nella sfilata di solidarietà per rivendicare la possibilità di una vita normale. Alla presentazione della marcia, tenutasi questa mattina nella sede dell’associazione Contro le Barriere, con il presidente Francesco Vinci c’erano Ida Gatto, in rappresentanza del WWF Taranto, Nicola Russo, presidente della Progentes, Pietro Caramia, presidente di Sherwood-Grottaglie, Gianni Cristina, vice presidente dell’associazione “Marino Abbracciavento” e Luciano Carrieri, presidente di Controamianto. La marcia è aperta a tutti i cittadini, che potranno prendervi parte a piedi, in bicicletta, in carrozzina, con i pattini e i passeggini per i più piccoli.

“Il 3 dicembre è la giornata internazionale dei diritti delle persone disabili. Per questo motivo la Marcia della Sopravvivenza è stata organizzata per il prossimo sabato – spiega Vinci di Contro le Barriere – la manifestazione vuole rivendicare il diritto dei diversamente abili di potersi muovere liberamente nella propria città superando gli ostacoli fisici rappresentati dalle barriere architettoniche e mentali, le cosiddette barriere culturali” .

La manifestazione nasce anche dalla necessità di educare una cittadinanza ormai diventata insensibile alle necessità e ai bisogni della stessa popolazione. Sempre più spesso le auto sostano davanti agli scivoli che servono alle carrozzine, come ai passeggini, per salire sui marciapiedi. Sono frequenti gli episodi di occupazione dei parcheggi riservati a coloro che hanno handicap motori.

Anche luoghi di svago e negozi sono sotto accusa, “perché – come spiegano le varie associazioni – non danno la possibilità di entrare e fare acquisti a chi è su una sedia a rotelle, non eliminando le barriere architettoniche”. Altra richiesta, questa volta fatta all’Asl Ta/1, è quella di “rendere maggiormente accessibili e raggiungibili le strutture ospedaliere, sociosanitarie e gli studi dei medici curanti; mentre al Comune di Taranto – continuano i rappresentanti delle associazioni – chiediamo l’adeguamento degli scivoli, maggiore accessibilità alle sue sedi e agli uffici, l’allargamento dei marciapiedi stretti e la fruibilità dei mezzi dell’Amat con la creazione di fermate accessibili”.

Una rivoluzione non solo materiale ma anche mentale e culturale, che mira a far diventare normalità il rispetto della condizione umana altrui.

A concludere la conferenza di questa mattina il signor Michele De Vita, cittadino comune e associato all’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). “Io come tanti, mi sento vittima dell’inciviltà e della disattenzione costante e generale che vede una vita già difficile di per sé, invivibile – spiega De Vita lo scontro con le barriere architettoniche, la maleducazione di alcuni, troppi cittadini, che non hanno a cuore il benessere della cittadinanza, sono cose che fanno male. Bisognerebbe educare il singolo per avere un risultato sulla massa. Solo le istituzioni e gli stessi cittadini potranno contribuire a smuovere le coscienze”.

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