Ilva, Calenda: “Nessun imprenditore al mondo propone il ciclo a gas totale”

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“Non c’è un solo imprenditore al mondo che si sia fatto avanti per fare un totale ciclo a gas dell’ILVA e ci sarà una ragione”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a Lecce, a margine di un convegno internazionale sul ruolo del Mezzogiorno nell’area euromediterranea.

“Una cosa è dire che dobbiamo tenere insieme, come abbiamo fatto col decreto, l’ambientalizzazione profonda dell’ILVA – ha aggiunto Calenda parlando della proposta del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di decarbonizzare i grandi siti industriali pugliesi – e anche farne un pezzo a gas, cosa che si può fare ragionando con chi poi la gestirà, perché non la gestirò né io né Emiliano. Un’altra cosa è lanciare messaggi che possono anche essere animati da ottime intenzioni e sui quali sono pronto a discutere con il governatore, che però si scontrano con la realtà. ”

“Perché oggi – ha proseguito Calenda – non c’é un imprenditore italiano o stranieri che quella cosa la ritiene fattibile”. Calenda si è poi addentrato sulle ipotesi riguardanti la futura gestione dell’acciaieria di Taranto. “Se il piano della cordata Arvedi, che ritiene parzialmente fattibile il ciclo a gas, per il governatore è giusto – ha affermato il ministro – io sono d’accordo con lui. Se lui dice che dobbiamo decarbonizzare completamente l’ILVA da un certo giorno, io dico che va bene, ma se hai un imprenditore che lo vuole fare e se c’é qualcuno che é pronto a gestire l’ILVA in quel modo. C’é una gara aperta, quindi partecipi, altrimenti stiamo parlando di una cosa che al momento non esiste. Noi abbiamo messo 1,2 miliardi per l’ambientalizzazione. Ma una cosa é l’ambientalizzazione e un’altra é il ciclo produttivo. Lo Stato sta investendo già tantissimi soldi per fare un profondo lavoro di ambientalizzazione dell’ILVA – ha rimarcato Calenda – e stiamo cercando un imprenditore o più imprenditori che la gestiscano, a condizione che facciano un piano ambientale molto forte, molto ambizioso. Noi abbiamo fatto un decreto che mette al centro tutta la parte dell’ambientalizzazione che é considerata una premessa per poter valutare le offerte”.

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