Falanto sbarca a Saturo: rivive la storia

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“È dalla bellezza della nostra terra e dalla straordinaria ricchezza culturale che dobbiamo avere la voglia di rimboccarci le maniche. La magia è che quando sono a Taranto le energie si moltiplicano e le idee aumentano”. Parla così l’attore tarantino Massimo Cimaglia, a poche ore dal grande evento “Lo sbarco di Falanto”, in programma domenica 30 ottobre al Parco Archeologico di Saturo (marina di Leporano, ore 11.30, ingresso gratuito), nell’ambito delle iniziative collaterali promosse in occasione della Spartan Race.

“Sono molto orgoglioso- dice ancora- la gente mi ferma per strada e mi chiama Falanto. In questi anni, ho sempre cercato di portare avanti delle idee per la città, da un punto di vista turistico, culturale e anche teatrale, che è poi il mio lavoro. Anche quando sono in giro per l’Italia o all’estero ai colleghi e alla gente che incontro racconto sempre di questo territorio, che merita di essere visitato”.

Subito dopo lo spettacolo, Cimaglia proseguirà infatti con i suoi impegni: la fiction Rai “Un passo dal cielo”, un film in Germania, una commedia con Anna Mazzamauro, l’insegnamento della scherma scenica e- immancabile- il riferimento alla sua città con il monologo “Sei di Taranto? Ma di Taranto, Taranto?” che sarà portato nei teatri di Bologna e Roma.

Un’agenda fitta, ma nell’attesa Cimaglia sarà a Saturo per ripercorrere la storia e il mito di questo angolo di Puglia che fu luogo di approdo dei coloni lacedemoni nel 706 a.C., giunti da Sparta per fondare l’antica Taras. Un racconto, un sogno nel sogno, occasione anche di riflessione.“Sparta era realmente rispettata- sottolinea l’attore e regista- non solo per la sua forza fisica ma soprattutto per quella morale”.

Sparta era una città guerriera per tradizione e, quando le milizie erano lontane per combattere, le donne potevano procreare figli illegittimi, destinati però a vivere da emarginati. Alla fine dell’VIII secolo a.C. decisero di rivendicare i loro diritti, ma la sommossa fallì. I Partheni, guidati da Falanto, furono costretti a lasciare la città. Sbarcato a Saturo, fu bagnato dalle lacrime della moglie Ethra e ritenne che l’Oracolo di Delfi (che gli aveva predetto la fondazione di Taranto) si fosse avverato.

Questo e molto altro nello spettacolo in scena domenica, con un cast d’eccezione. Massimo Cimaglia sarà affiancato da Ettore Papadia al pianoforte, Giuseppe Grassi al violoncello, Aldo Gallone (tenore), Francesca Passantino (corifea), Simona Cucci (canti ellenici), Emanuele Valentini (vogatore, vincitore anche del Palio di Taranto), Daniela Marinò (danzatrice), Anna Franchini (ancella).

Per i visitatori, la giornata non finisce qui. Il Parco sarà aperto dalle 9, con laboratori di archeologia (alle 10 e alle 15) e visite guidate (alle 10 e alle 15) a cura della Polisviluppo, alle 11.30 lo spettacolo teatrale di Cimaglia, alle 13 degustazioni dell’antica Grecia. Ingresso, visite guidate e laboratori sono gratuiti, mentre le degustazioni a pagamento. L’organizzazione è del comune di Leporano e della cooperativa Polisviluppo, con il supporto della Regione Puglia nell’ambito del programma “In Puglia 365” e la collaborazione dell’associazione Terra e dello stesso attore tarantino.

Info: 340.7641759.

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