Si è svolta sabato scorso, presso la “non sede” del Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto” in via Dante 100/A, la conferenza stampa per la presentazione della proposta di legge per la tutela e salvaguardia dei mari di Taranto, redatta dagli attivisti dello storico Meet Up cittadino, che sarà presto consegnata ai portavoce nazionali, insieme alla migliaia di firme raccolte durante i banchetti e agli eventi, affinché possa essere discussa in Parlamento nei tempi e modi previsti dall’iter istituzionale.
La proposta intende, con l’articolo 1, inserire la baia storica del Golfo di Taranto tra le aree in cui sono vietate le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Inoltre la PdL modifica le aree vietate anche nel resto del territorio nazionale portando il limite da 12 miglia dalla “linea di costa” alle 12 miglia dalle “linee di base”.
Questa ultima modifica permetterebbe un doppio divieto nel Golfo di Taranto in quanto le “linea di base” unisce Santa Maria di Leuca, apice meridionale della Puglia, a Punta Alice in Calabria per cui all’interno del Golfo, qualora venisse approvata la Legge, non sarà più possibile rilasciare autorizzazioni alle multinazionali. Le modifiche normative che proponiamo si rendono urgenti e necessarie visto le attuali 4 richieste delle multinazionali del petrolio e gas – 2 dell’Enel, 1 ENI e 1 della Schlumberger – che stanno completando l’iter al fine di sfruttare ed estrarre idrocarburi nel Golfo di Taranto.
Se con il primo articolo difendiamo il Golfo di Taranto dall’inquinamento delle Trivellazioni e dagli effetti nefasti degli Air Gun, con il secondo articolo intendiamo definire una zona di protezione ambientale e contestualmente di attrazione turistica di qualità che possa essere uno dei tanti punti di partenza per riconvertire l’economia di Taranto: l‘istituzione dell’area Marina Protetta delle isole Cheradi e del Mar Piccolo, che potrà avvenire dopo la necessaria fase di area di reperimento. Il “Turismo Green” sta ogni anno generando importanti ricadute positive non sono a beneficio dell’ambiente, ma anche in campo economico.
Basti pensare che nel 2014 il “turismo Green” ha generato solo in Italia 12 miliardi di euro basati su un’economia che, come dichiarato dalla Organizzazione Mondiale del Turismo, soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri. Le attività turistiche sono sostenibili quando si articolano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale e artistico) e non ostacolano o inibiscono l’evoluzione di altre attività sociali ed economiche.
La conferenza stampa è proseguita con il calendario del Tour 2016 “Giù le mani dal Nostro Mare – Taranto e Litoranea Tarantina”, le catene umane sulla spiaggia in difesa dei mari di Taranto, la cui prima tappa avrà luogo domenica 24 Luglio 2016 presso la spiaggia in Viale del Tramonto a S. Vito Taranto. Un tour pensato, non solo per pubblicizzare i contenuti della Pdl e della petizione, ma anche per sensibilizzare i cittadini sui rischi che corre il mare, l’ambiente, il territorio, per le scelte energetiche scellerate, lo sfruttamento intensivo ed incontrollato del mare, gli scarichi dei depuratori, proponendo alternative per cui a beneficiare è l’intera comunità tarantina.
Inoltre, in questa edizione del Tour, sarà anche attenzionata la problematica legata all’accessibilità delle spiagge e delle aree balneari per verificare e valutare se le strutture presentano i requisiti minimi indispensabili per consentirne la fruibilità ai diversamente abili, condizione doverosa per il rispetto dei diritti di tutti, per favorire l’inclusività ed evitare meschine discriminazioni sociali.
Gli Attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo Taranto
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