Con “UPPark!” rinasce il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”

È stato presentato oggi, presso la ex Sala Giunta della Provincia di Taranto, il progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, che entra nel vivo nei prossimi giorni con l’iniziativa “Wake-Up Park!”.

Sono intervenuti i rappresentanti di alcune delle organizzazioni del partenariato del progetto: il presidente Gianni Grassi per la capofila WWF “Trulli e Gravine”, Antonio Monaco funzionario responsabile della Provincia di Taranto, organismo di gestione del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, Andrea Gelao dell’Associazione “Learning Cities”, Nicola Cardellicchio responsabile dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del CNR, Patrizia Viapiana de “La Mediana”, Emiliano Acquaro del Nucleo Volontario Protezione Civile di Palagiano e Carmen Galluzzo Motolese del Club per l’Unesco di Taranto.

Come può il Parco “Terra delle Gravine”, il parco naturale regionale più grande della Puglia, influenzare lo sviluppo di un ampio territorio comprendente quattordici comuni e, soprattutto, quali relazioni possono sussistere tra il parco stesso e le Amministrazioni, le Istituzioni e tutte le realtà territoriali coinvolte a vario titolo? Questi due importanti quesiti saranno approfonditi nei due seminari “Wake-Up Park!”, incontri organizzati a Taranto nell’ambito del progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015.

Con questi due incontri entra nel vivo il progetto “UPPark” che, iniziato nelle scorse settimane con il cosiddetto “kick off meeting”, una riunione pre-operativa per creare sinergie tra i partner e le loro azioni, nei prossimi tre anni vedrà all’opera un ampio partenariato, tredici organizzazioni e istituzioni con capofila il WWF “Trulli e Gravine”, impegnato in una serie di attività per la valorizzazione del Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”.

Con una superficie complessiva di 25.000 ettari, infatti, il Parco Naturale Regionale “Terra delle “Gravine” è la più estesa area protetta regionale: il parco si estende sul territorio di 13 comuni della Provincia di Taranto (Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola, Massafra, Palagiano, Palagianello, Statte, Crispiano, Martina Franca, Montemesola, Grottaglie e San Marzano) e su quello del comune brindisino di Villa Castelli.

Questo enorme territorio è stato compreso nel Parco Naturale Regionale “Terra delle “Gravine”, costituito ex lege nel 2005, con l’evidente intento, seppur non dichiarato, di mettere assieme i territori della “pietra scavata” che hanno dato vita ai villaggi rupestri e quelli della “pietra costruita”, quei “thòlos” da cui discendono i trulli della Murgia.

Non esiste altrove, in tutta l’Europa occidentale, un’area con un’analoga concentrazione di insediamenti rupestri e di siti archeologici, con ricchezze naturalistiche e fenomeni carsici di simile rilevanza, con un paragonabile patrimonio di biodiversità. È un vasto territorio in cui sono altresì comprese aree a fortissima antropizzazione, si pensi alla Gravina di Statte ubicata a pochi chilometri dalla zona industriale di Taranto, che per questo motivo devono essere tutelate e valorizzate con maggiore attenzione.

Per questo c’è oggi il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, che prevede l’esecuzione di una serie di attività per valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” rendendolo pienamente fruibile ai cittadini. Il progetto vale 370 mila euro (cofinanziato per 260 da Fondazione con il Sud e resto dal partenariato).

Attuando una serie di interventi per la prevenzione e la riduzione dei rischi ambientali nell’area del parco, inoltre, il Progetto “UPPark” intende preservare l’integrità dei questo straordinario ecosistema, un vero e proprio santuario della biodiversità, per le generazioni future.

Il progetto è stato proposto dal WWF “Trulli e Gravine”, in qualità di capofila, insieme a un ampio partenariato che comprende la Provincia di Taranto, in qualità di organismo di gestione del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, la Casa Circondariale di Taranto, lo IAMC-CNR, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Gruppo Speleologico Martinese, l’Associazione “Learning Cities”, il Club Unesco, il CNSAS Servizio Regionale pugliese, il Nucleo Volontario Protezione Civile di Palagiano, “La Mediana”, e la Federazione Speleologica Pugliese.

Tra le tante iniziative tese a dare nuova vita il parco naturale regionale più grande della Puglia, si segnala il restauro conservativo di alcuni immobili dell’Oasi WWF Monte Sant’Elia, tra questi la Sala Comune e la vecchia stalla della antica masseria in cui, dopo il loro ripristino, saranno realizzati un infopoint e un ufficio accoglienza a favore di tutti coloro che, cittadini o turisti, vorranno visitare la zona percorrendone i sentieri, a piedi o in bici; nella struttura, inoltre, saranno organizzate ed ospitate iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione e promozione dei corretti stili di vita a contatto con la natura.

L’Oasi WWF Monte Sant’Elia, una delle sette Oasi WWF in Puglia, rientra infatti nel Parco “Terra delle Gravine” e nel SIC-ZPS Area delle Gravine; l’Oasi si estende per circa cento ettari in agro di Massafra comprendendo un bosco di leccio, macchia mediterranea, pascoli, seminativi e una masseria storica.

Oggi il progetto “Uppark” entra nel vivo con l’iniziativa “Wake-Up Park!” curata dall’associazione “Learning Cities”: si tratta di un ciclo di due incontri in cui si svilupperà un approfondito dibattito sul futuro del “Parco Terra delle Gravine” e sul ruolo delle amministrazioni che su di esso incidono e con lo stesso interagiscono.

L’iniziativa “Wake-Up Park!” è aperta alla partecipazione di professionisti (architetti, paesaggisti, agronomi, ingegneri…), funzionari pubblici, associazioni locali, imprenditori e cittadini che, verso lo sviluppo dell’area del parco, nutrono forme di interesse economico, ambientale, sociale e culturale: si tratta, infatti, di un progetto di “pianificazione locale collettiva” in grado di contribuire alla elaborazione di una visione territoriale e di un modello di sviluppo.

Il primo incontro di “Wake-Up Park!” (dalle ore 15.00 di giovedì prossimo, 14 luglio, presso il Salone di rappresentanza della Provincia di Taranto) avrà l’obiettivo di aumentare la conoscenza complessiva dei processi e delle trasformazioni in atto con il progetto “UPPark” e delle sue correlazioni con le 15 amministrazioni coinvolte; altresì consentirà di illustrare, tramite la partecipazione di progettisti e testimonial, casi esemplari che potranno ispirare il lavoro da svolgere.

Nel secondo evento, in programma giovedì 6 ottobre, si prevede invece la costituzione di gruppi di lavoro che, adottando la metodologia EASW (European Awareness Scenario Workshop), un classico della progettazione partecipata, lavoreranno per la costruzione di una cosiddetta “visione condivisa”. A valle di tale incontro, tutti gli operatori interessati potranno costruire proposte attive sulle possibili forme di sviluppo sostenibile del territorio coinvolto.

L’auspicio di “Learning Cities” è che, nell’ambito di queste esperienze, emergano idee progettuali e indicazioni che andranno a integrare le attività già programmate del progetto “UPPark”. Più in generale si auspica che, anche attraverso l’organizzazione di questi eventi tematici, nell’ambito del progetto “UPPark” si attivi una piattaforma collaborativa che contribuisca ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza, nei territori del parco, di quale nuovo ruolo si possa progettare per il parco stesso e quale responsabilità coinvolga gli attori dello sviluppo locale nel sostegno a tale ruolo.

L’Associazione WWF Trulli e Gravine, che gestisce da sei anni l’Oasi WWF Monte Sant’Elia a titolo gratuito, opera in Provincia di Taranto dal 1985 per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico del territorio, distinguendosi per lo spirito di coinvolgimento della cittadinanza in attività di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e per la fattiva collaborazione volta ad orientare le amministrazioni pubbliche verso programmi, accordi e progetti per il raggiungimento delle finalità associative.

Learning City è una comunità capace di percepire, comprendere, prevenire ed orientare attivamente il cambiamento, riconoscendo la centralità del tema dell’Altro. É il luogo del dialogo interculturale. É sempre più diffuso il bisogno di confronto e cooperazione, soprattutto su scala transnazionale, tra comunità locali, in termini di politiche, servizi, innovazione e benessere, nel rispetto delle tradizioni e della storia, e valorizzando le specifiche tipicità. L’Associazione Learning Cities opera su questi temi, declinandoli in termini di sostenibilità, apprendimento e partecipazione cittadina. Learning Cities è un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro a cui possono associarsi persone fisiche, enti ed associazioni. Tra i suoi obiettivi c’è anche quello di supportare la Pubblica Amministrazione locale ad attivare processi di governo partecipato.

 

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