L’1 giugno scorso, Fim, Fiom e Uilm hanno inoltrato ai Commissari dell’Ilva una richiesta di incontro urgente per avere delucidazioni in merito alla questione ambientale, ai futuri assetti produttivi e ai risvolti occupazionali per i lavoratori sociali, dell’indotto e dell’appalto, alla luce delle novità introdotte dal decimo decreto governativo sul siderurgico.
“Tale decreto – si legge in una nota congiunta – posticipa il termine delle offerte vincolanti dal 23 giugno al 30 Giugno 2016 e dà mandato ad un comitato di esperti, entro 120, giorni di esprimere parere sulle eventuali proposte di modifica del piano ambientale che presenteranno i soggetti interessati all’acquisizione/cessione”.
Nella riunione che si è svolta oggi, l’Ilva ha comunicato che eventuali assetti impiantistici futuri, legati anche all’adempimento delle prescrizioni AIA, saranno oggetto di un approfondimento con le parti sociali, a partire dalla prossima settimana.
“Così come ribadito ad Ilva nell’incontro odierno – dicono i sindacati – eventuali risvolti sulla tenuta occupazionale degli impianti, devono essere contenuti entro la valenza dell’accordo sul CDS siglato in data 13 febbraio 2016, che ricordiamo essere previsti per un numero massimo di 3095 unità”.
Fim, Fiom e Uilm hanno espresso forti perplessità in merito alle fermate impiantistiche e relative scadenze previste dall’AIA, la tempistica degli interventi da attuare per il risanamento ambientale, la tenuta occupazionale e lo stato di criticità impiantistico.
Inoltre, nella giornata di ieri, si è tenuto il Consiglio di Fabbrica unitario alla presenza dei segretari generali e delle RR.SS.UU Ilva e appalto, al termine del quale si è deciso di avviare un piano di assemblee informative per tutti i lavoratori, a partire dal 13 Giugno, per discutere in merito alle vicende Ilva e alla complicata trattativa del rinnovo del CCNL che ci vedrà impegnati il prossimo 10 giugno in una mobilitazione con sciopero per la riconquista del Contratto nazionale di lavoro.
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