Liberiamoci dalla rabbia – Elisa Albano

 

Sembra quasi impossibile, in questi tempi frenetici, caotici e vissuti all’insegna di agende sempre più fitte di impegni, che si susseguono con pochissimi secondi di scarto l’uno dall’altro, mantenere un atteggiamento pacato, composto e cordiale con chiunque, persino con noi stessi. Ogni più piccolo contrattempo, che si tratti dell’auto del vicino, parcheggiata davanti al nostro cancello, della chiamata fuori orario di nostra madre che ci fa perdere attimi apparentemente preziosi o della ruota anteriore forata nel bel mezzo del traffico in una mattinata piovosa, ci fa accumulare inevitabilmente rabbia, tensione, insofferenza.

Ma queste emozioni negative, soprattutto se si protraggono nel tempo, possono diventare dannose per il nostro organismo. Ci tolgono energia, ci fanno sentire stanchi, annoiati e privi di motivazione, con la voglia di chiuderci in casa e non affrontare più il mondo. E non solo. La collera, l’ansia, l’impazienza, ci inducono a comportarci in malo modo anche con il prossimo e possono inficiare una relazione sul nascere, una contrattazione con un cliente importante, il rapporto con i figli nonché la nostra capacità di rilevare serenamente opportunità e situazioni positive.

Quindi, diventa necessario imparare a scaricare quotidianamente la rabbia che accumuliamo per ripristinare uno stato emotivo equilibrato e una condizione muscolare rilassata. Una tecnica che possiamo utilizzare è quella delle visualizzazioni che ci aiuta, attraverso la produzione di immagini mentali specifiche, a modificare la condizione psico-fisica. Vi propongo qui un paio di esercizi che potrete utilizzare quotidianamente o quando sentirete il bisogno di ritrovare voi stessi e la vostra calma interiore.

Alcune condizioni necessarie per realizzare delle visualizzazioni efficaci sono: a) un posticino tranquillo della vostra casa, senza cellulari o rischio di rumori indiscreti e disturbanti; b) un po’ di tempo tutto per voi. Anche soli dieci – quindici minuti basteranno; c) un letto o una poltrona comoda che vi permetta di stendere anche le gambe; d) eventuale musica soft di sottofondo.

Accomodatevi, fate partire la musica e chiudete gli occhi. Cominciate con il percorrere con la mente ogni parte del vostro corpo, assicurandovi di eliminare ogni tensione. Partite dal collo e poi gradualmente scendete lungo le spalle, le braccia e le mani e poi ancora lungo la schiena, il bacino, le gambe e i piedi. Provate a sentire tutto il vostro corpo che si rilassa, che si abbandona completamente. Quando siete sicuri di aver scaricato la tensione muscolare, partite con le visualizzazioni.

1) Immaginate di trovarvi in un prato verde, sotto un cielo terso e di gonfiare un palloncino bianco. L’aria che tirate fuori dai vostri polmoni è nera, sporca, inquinata di tutta la collera che avete immagazzinato, per i motivi più svariati e di tutti i pensieri negativi di cui vi siete fatti carico. Man mano che immettete fiato, il vostro palloncino diventa sempre più grande e scuro, fumoso. Appena pensate di aver terminato, di esservi liberati dalle emozioni dannose, sigillate il palloncino ormai ben gonfio e lasciatelo andare. Osservatelo salire verso il cielo e diventare sempre più minuscolo, fino a scompare del tutto. Sentitevi più leggeri, freschi, puliti, soprattutto finalmente sereni. Ora potete ripercorrere con la mente tutto il vostro corpo, questa volta in senso inverso, partendo dai piedi fino ad arrivare al collo. Sentite i muscoli che riprendono la loro energia. Tirate un profondo respiro e aprite gli occhi.

2) Una seconda visualizzazione da utilizzare potrebbe essere questa: immaginate di trovarvi in riva al mare, in una giornata di sole e con acque chiare e leggermente increspate. Scrivete su di un foglio il nome (o i nomi) di chi vi ha tradito, offeso, aggredito. Oppure, immaginate di annotare il modo in cui vi sentite, lo stato d’animo che state vivendo in quel periodo della vostra vita o in quella giornata particolare: “sono arrabbiata”, “delusa”, “offesa”. Quando avete terminato di scrivere, prendete il foglio e adagiatelo sull’acqua. Rimanete a guardarlo, mentre sospinto da una leggera brezza e dal lieve ondeggiare del mare, viene sospinto verso il largo e diventa sempre più minuscolo alla vostra vista, fino a scomparire del tutto, inghiottito dalle acque. Percepitevi finalmente rasserenati, affrancati, gioiosi. A questo punto, ripercorrere con la mente il vostro corpo, partendo dai piedi fino al collo. Tirate un profondo respiro, aprite gli occhi e alzatevi con calma, solo quando ne avrete voglia.

Potrete anche creare le vostre visualizzazioni con le immagini che crederete più adatte a voi. Ciò che conta è produrre degli scenari tranquillizzanti che vi rimettano in pace con voi stessi e con il mondo e che vi conservino in buona salute.

elisaA cura di Elisa Albano

Psicologa – Scrittrice

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