Confcommercio alla Provincia di Taranto: da sospendere il bando per l’abilitazione di guide turistiche

Scade oggi il termine perentorio entro il quale gli aspiranti guide e accompagnatori turistici potranno presentare domanda di partecipazione all’esame abilitante previsto dal bando pubblicato nei giorni scorsi dalla Provincia di Taranto. Confcommercio Puglia, ne chiede la sospensione al fine di garantire una cabina di regia regionale per questa iniziativa che dovrebbe coinvolgere e allineare tutte le Province pugliesi.

In Puglia la professione di guida e accompagnatore turistico è stata disciplinata nel 2012, con le leggi regionali n. 13 e n. 26, mentre è nel 2014 che la Giunta Regionale ha adottato le linee guida per gli esami di abilitazione. Nel frattempo con la legge nazionale Delrio è stata avviata quella riforma di sistema che interessa proprio le Province, ridimensionandone fortemente competenze e ruolo.

In questo quadro complessivo assai delicato e caratterizzato, com’è ben noto, da profonde incertezze rispetto al futuro delle stesse Province, in questi anni nessuna Provincia pugliese aveva ritenuto op portuno procedere con i bandi per guide e accompagnatori turistici, attendendo indicazioni in proposito dalla Regione che, di fatto, segue attentamente la questione sia tramite il Dipartimento Cultura e Turismo che attraverso l’Assessorato Regionale all’Industria turistica e culturale, per giungere a un’auspicabile soluzione che abbia dimensione regionale e, soprattutto, sia dotata di tutte le più ampie garanzie sia per i partecipanti che per tutti gli operatori della filiera turistica.

E’ inoltre di questi giorni il passaggio alle commissioni competenti – prima all’approdo in Consiglio regionale per l’approvazione- del disegno di legge della Regione Puglia  attinente le nuove competenze e funzioni delle Province. Ai nuovi enti spetterebbero poche funzioni, occorre capire se quest’ambito di attività rientra nel settore del turismo di cui intende occuparsi in modo escluso la Regione.

“Quella della Provincia di Taranto, quindi, è un’iniziativa isolata, fortemente scoordinata  al contesto regionale, priva di ogni forma di dialogo con le diverse componenti istituzionali che, a vario titolo, intervengono in materia di turismo. Non possiamo nascondere pertanto le forti preoccupazioni che si nutrono non solo rispetto all’opportunità del bando stesso, intollerabile che venga promosso da una sola Provincia, ma anche riguardo alle garanzie che sostanzialmente sono inesistenti sia a tutela dei partecipanti che dell’intera filiera turistica”.

S’invita pertanto il  Presidente della Provincia di Taranto a sospendere i termini del bando e contestualmente s’invita la Regione Puglia a promuovere immediatamente un incontro per definire e concordare con tutte le Province le modalità di espletamento degli esami abilitanti, stante comunque la prioritaria necessità di non rinviare ulteriormente la possibilità di accesso alle professioni turistiche. Infine,non di poco conto, la grave mancanza dell’esame suppletivo di lingua straniera che qualificherebbe ulteriormente la professione e darebbe piena attuazione alle vigenti disposizioni normative.”

Concludendo, un quadro di grande incertezza nel quale non si comprende lo scatto finale della Provincia di Taranto, in un percorso politico-amministrativo caratterizzatosi per l’assenza di iniziative in materia di promozione turistica, se non la contestatissima classificazione alberghiera, da cui è scaturito un contenzioso con le strutture alberghiere del territorio provinciale costrette al pagamento di una tassa locale tra le più esose in Puglia. E forse sembrerebbe proprio l’esigenza di fare cassa (la partecipazione, che si prevede massiccia, richiede all’atto dell’iscrizione un versamento di 100 €), la ragione che avrebbe spinto la Provincia ad indire un concorso che probabilmente potrebbe non servire a nulla.

CONFCOMMERCIO PUGLIA

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