Soprintendenza, Liviano e Capriulo: il sindaco rappresenti le istanze di Taranto

“Se non è possibile puntare al mantenimento della secolare presenza della Soprintendenza archeologica a Taranto, continuano Liviano e Capriulo, allora dobbiamo puntare a far sì che Taranto sia la sede unica della Sovrintendenza autonoma per l’Archeologia, le Belle arti ed il Paesaggio. È bene ribadirlo, Taranto è la capitale della Magna Grecia depositaria del patrimonio archeologico di tutto rispetto”. Gianni Liviano, consigliere regionale, e Dante Capriulo, consigliere comunale e provinciale, affilano le armi pronti a combattere la battaglia a favore del mantenimento a Taranto della sede della soprintendenza archeologica insieme al neonato Comitato per la Soprintendenza di cui fanno parte a pieno titolo.

“È necessario – fanno presente Liviano e Capriulo – che il fronte sia il più allargato possibile e compatto se davvero vogliamo raggiungere il nostro obiettivo”. E per allargare il fronte, Liviano e Capriulo puntano a coinvolgere i parlamentari tarantini e quei consiglieri regionali che, fino a oggi, non hanno ritenuto di dover intervenire sulla vicenda.

Secondo Liviano e Capriulo, qualora la decisione del ministro Franceschini fosse attuata, “andrà a penalizzare ulteriormente un territorio ed una comunità locale che invece vogliono puntare con forza al suo rilancio socio-economico e, imprescindibilmente, culturale, dopo essere stati al servizio del Paese con le presenze industriali e militari. Saremmo di fronte ad un’altra decisione forte, tremenda, perché mortifica la storia della nostra città. Aggiungendosi alla chiusura della filiale della Banca d’Italia, della Corte d’Appello. Non solo – concludono Liviano e Capriulo – tale decisione è irrispettosa di una intera città ed è irragionevole rispetto agli stessi sforzi che lo stesso governo sta compiendo con l’attivazione del tavolo strategico per Taranto e brucia la gloriosa storia della città, capitale della Magna Grecia”.

Al sindaco Ezio Stefàno viene chiesto che in occasione del tavolo del Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) in programma domani a Taranto si faccia interprete di queste istanze della città.

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