Emissioni odorigene, Legambiente Taranto: la proroga è una vergogna

Falda Eni Taranto

A seguito di un emendamento inserito nella legge di bilancio regionale, pochi giorni fa il Consiglio regionale Pugliese ha rinviato di due anni i termini per gli adempimenti previsti dalla legge regionale sulle emissioni odorigene.

“E’ una vergogna – dichiara Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto – un insulto ai cittadini di Taranto costretti a subire da anni persistenti emissioni di cattivi odori di cui l’ENI continua a negare di essere la fonte ma che, secondo ARPA Puglia sono sovente attribuibili proprio all’ENI”.

“Data la tipologia degli inquinanti rilevati e le condizioni meteo climatiche del 7 e 8 febbraio 2015, e la concomitante presenza di una procedura di manutenzione degli impianti, si ritiene che i disagi olfattivi verificatisi in tale data di livello o estensione tali da produrre l’attivazione del sistema “Odortel” – siano ascrivibili alle emissioni di composti odorigeni da parte della Raffineria ENI”. Così si legge nella relazione redatta dalla Direzione Scientifica di ARPA Puglia in riferimento a quanto accaduto esattamente l’anno scorso, nelle giornate del 6 e 7 febbraio, quando pervennero ad ARPA Puglia alcune segnalazioni inerenti i cattivi odori a Taranto

“ Siamo ansiosi e curiosi di sapere chi siano i consiglieri regionali autori di questo regalo ai soliti noti, di questo schiaffo, l’ennesimo, alla nostra città – continua Lunetta Franco  – chiediamo che i termini siano immediatamente ripristinati”.

LEGAMBIENTE TARANTO

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