Ilva: in campo anche Cassa depositi e prestiti

Rush finale per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’acquisto o l’affitto dell’Ilva. La speranza del governo è che altri soggetti italiani possano affiancare la Cassa depositi e prestiti che ha già presentato la sua manifestazione di interesse destinata a un ruolo di minoranza. Dopo le 18.30 di domani si dovrebbero conoscere i gruppi che avranno accesso alla data room e che potrebbero poi presentare offerte vincolanti entro il termine del 30 giugno. Il tutto dovrà pervenire allo studio milanese del notaio Carlo Marchetti di Milano.

Nei giorni scorsi è arrivato anche l’annuncio del Gruppo Marcegaglia che ha espresso la volontà di entrare in gioco con un ruolo minoritario. Il gruppo Arvedi, già in passato interessata all’acquisto dell’Ilva, non ha voluto rilasciare dichiarazioni su una sua possibile partecipazione. Anche Arcelor-Mittal, gigante mondiale della siderurgia, già interessato a Ilva, si è chiusa nel riserbo. Idem per la sudcoreana Posco e la italo-svizzera Trasteel. Secondo una fonte di settore – riferisce l’agenzia Reuters – chi comprerà Ilva dovrà disporre di almeno 2 miliardi di euro, cifra che comprende anche la manutenzione urgente e il rifacimento dell’Altoforno numero 5, il più grande d’Europa, oltre a gestire almeno 4.000 esuberi.

 

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