Ilva, gruppo Riva: ricorso al Tar contro la vendita

ilva taranto

Il gruppo Riva ha presentato ricorso al Tar Lazio per ottenere l’annullamento del decreto ministeriale che permette la cessione dei complessi aziendali di Ilva Spa in Amministrazione Straordinaria. Il ricorso, secondo quanto appreso dall’ANSA, è stato presentato nell’interesse di Riva Fire e contro la Presidenza del Consiglio, i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico nonché gli amministratori straordinari del Gruppo Ilva e la stessa Ilva Spa in A.S.

L’Ilva, durante la gestione Riva, “operava nei limiti per le emissioni atmosferiche stabilite dall’Aia rilasciata dal Ministero dell’ambiente” nel 2011. Lo si legge nel ricorso di Riva Fire al Tar Lazio in possesso dell’ANSA. Viceversa “i commissari nominati dal governo” non sono riusciti a “dare attuazione” all’Aia “nei termini originariamente stabiliti” come “si pretendeva dai titolari dell’impresa ingiustamente privati della stessa anche in base alla necessità di attuare piano ambientale”.

Il decreto impugnato, a parere dei legali di Riva Fire, è “un provvedimento del tutto abnorme” e “viziato per eccesso di potere” e “illegittimo” per violazione della Costituzione, adottato in base ad un’istanza presentata non dal soggetto titolare dell’impresa e dei suoi beni, ma da un soggetto (i commissari straordinari ndr.) che rispetto all’impresa dispone solo di un potere di gestione specificamente finalizzato all’attuazione delle misure c.d. di ‘ambientalizzazione'”.

I commissari straordinari, secondo la tesi dei legali del gruppo Riva, non avrebbero il “potere di vendere o affittare complessi aziendali dell’Ilva S.p.a.” in quanto “nessuna norma primaria attribuisce ai commissari straordinari il potere di compiere atti di disposizione dei complessi aziendali senza che sia stata dimostrata l’impossibilità di proseguire l’attività d’impresa”. (Ansa)

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