fumo autoTARANTO – Stop al fumo in auto in arrivo. Dovrebbe entrare in vigore prima di Natale, la normativa che vieta di fumare quando si è alla guida. E’ stata recepita, infatti, la direttiva europea 2014/40 sui prodotti che contengono tabacco. Il Consiglio dei Ministri, lo scorso ottobre, ha approvato un decreto, non ancora effettivo, che prevede il divieto di fumo in automobile alla presenza di bambini e donne in stato di gravidanza. Ma solo recentemente ha aggiunto una modifica ancora più restrittiva: il divieto esteso anche in assenza di passeggeri a bordo.

La sigaretta viene equiparata all’uso del cellulare, che provoca una pericolosa diminuzione del livello di attenzione con il rischio concreto di provocare un incidente. Inoltre l’aria dell’abitacolo diventa rapidamente irrespirabile e questo può incidere sulla reattività del conducente, compromettendo la sicurezza della circolazione. Effetti collaterali all’uso della sigaretta derivano anche dalla consuetudine di gettare dal veicolo in corsa la sigaretta accesa che spesso, entrando in contatto con  sterpaglia, causa incendi. Non sono ancora state definite le sanzioni previste in caso di violazione della normativa che ci allineerebbe a Paesi europei come l’Inghilterra e la Svezia.

PIRATA DELLA STRADA CHI NON SOCCORRE GLI ANIMALI INVESTITI

Può accadere, soprattutto di notte, di investire un animale che ha attraversato improvvisamente la carreggiata. Spesso le carcasse delle povere bestie rimangono per giorni sulla strada fino a quando non vengono rimossi dal servizio di nettezza urbana. In molti casi, però, si potrebbero salvare le vite di questi animali con un soccorso immediato. Un gesto che non è lasciato alla sensibilità dell’automobilista ma è stabilito espressamente da una norma del Codice della strada.  Nel 2010 è stato introdotto il comma 9 bis all’articolo 189 che definisce “pirata della strada” chi non soccorre un animale che ha investito. Ovviamente il profilo è diverso rispetto al reato penale previsto in caso di investimento di una persona anche se il comportamento è il medesimo.  La sanzione per omissione di soccorso prevede una multa da un minimo di 413 euro fino ad un massimo di 1.656 euro.

INCIDENTI STRADALI: COSA PREVEDE IL FONDO DI GARANZIA

 Incidenti stradali: il fondo di garanzia per le vittime della strada interviene solo se le lesioni a persone superano il 9% di invalidità. A definirlo è una recente sentenza della Corte di Cassazione  (sentenza n°24214/2015, depositata lo scorso 3 dicembre) che chiarisce come, se l’incidente viene provocato da un veicolo non identificato, i danni alle cose possono essere risarciti solo in presenza di lesioni a persone che comportano una invalidità superiore ai 9 punti percentuali. La sentenza colma una lacuna dell’articolo 283 del Codice delle assicurazioni che non specifica nel dettaglio cosa debba intendersi per “gravi danni a persone”, conditio sine qua non per poter accedere al fondo di garanzia per le vittime della strada. Un modo per contrastare le frodi dei falsi incidenti con cui sistematicamente si cerca di depredare un fondo che rappresenta una tutela per gli utenti della strada.

fabiana di cuiaA cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione  – Giornalista – Insegnante di Scuola Guida, abilitata dal 2003.

 Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)

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