«Al processo Ilva si può entrare solo con i pass che sono comunque limitati». Lo scrive in una nota stampa Margherita Calderazzi parlando a nome delle parti civili rappresentate dallo Slai cobas. «Con la giustificazione che le udienze, dalla prossima del 1° dicembre, si terranno nella caserma Saram della Aeronautica – si legge – vengono imposte regole e restrizioni militari e non valgono più quelle della Giustizia. Aggiungi a questo l’humus terrorista sui fatti di Parigi e siamo quasi ad un processo a “porte chiuse”. Questo è inaccettabile, illegale e deve cambiare subito. Chi avvantaggerebbe un processo non pubblico, non aperto, se non i Riva, tutti gli altri imputati suoi complici e i loro avvocati?”. Da qui l’appello a tutte le parti civili, ai loro avvocati, agli organi di informazione di chiedere lo stop di disposizioni ritenute “illegali”.
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