Taranto Respira: “Il tavolo istituzionale di ieri come il Congresso di Vienna”

vertice“Il tavolo di ieri per Taranto ci ricorda il Congresso di Vienna allorché le più grandi potenze europee, incuranti dei segnali di rinnovamento, si riunirono per affermare lo status quo. Oggi come allora, con una lungimiranza da pipistrelli, si è deciso lo stanziamento di 800 milioni per ridare competitività ad una città con un piano che pensa a mantenere una tipologia di economia, la cui apoteosi si celebra oggi nel processo ambiente svenduto. Ottocento milioni sono una somma certamente ingente in termini assoluti ma poca cosa rispetto agli scopi ambiziosi che si prefiggono di perseguire (sistema portuale, completamento ospedale, bonifiche, riqualificazione rione Tamburi, infrastrutture).La tanto strombazzata politica con il conseguente stanziamento di fondi  per il rilancio della nostra città è insufficiente e palesemente poco credibile rispetto alle ingenti somme di denaro che occorrerebbero per il risanamento del solo settore siderurgico”.

Così il movimento Taranto Respira che interviene con una nota a firma dei portavoce Vittoria Orlando e Giovanni Carbotti.

«Se tutti gli 800 milioni fossero, ad esempio, destinati all’ILVA – aggiungono – questi da soli basterebbero a malapena  a sanare i debiti di bilancio e quelli verso i fornitori non certo a riqualificare mano d’opera, ad effettuare bonifiche e a riammodernare gli impianti. E tutto ciò senza pensare in quale contesto ci si muove e cioè in un periodo di crisi mondiale dell’acciaio con una sovrapproduzione da parte della Cina, che si appresta a divenire “economia di mercato”, e una ormai cronica mancanza di commesse .  Che senso ha allora investire in questa direzione? Ha senso sacrificare salute, distruggere risorse senza alcuna ricaduta occupazionale e prospettive future? Chi si vuole realmente salvare? E così, come da copione, oggi leggeremo le entusiastiche dichiarazioni dei sindacati, degli industriali, il nostrosSindaco ringrazierà il Governo per l’attenzione , tutti si riempiranno la bocca con “eco  sostenibilità e ambientalizzazione”, mentre i bambini di Taranto continueranno a detenere il triste primato di mortalità infantile, i dipendenti a sperare di essere pagati il prossimo anno , i nostri giovani a programmare la loro migrazione verso altri lidi e i cittadini a sognare una città pulita, collegata con il resto del mondo e normalmente vivibile”.

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