In bici contro il caporalato: da Carovigno a San Giorgio Jonico

caporalato“Pedaliamo contro il caporalato”, da Carovigno a San Giorgio Jonico, è la manifestazione “socio-sportiva” di militanza civile che si svolgerà sabato 17 ottobre, alla quale il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, manifesta sostegno e condivisione. “Approvo la vostra iniziativa, certo di interpretare l’adesione dell’intera Assemblea e sabato sarò virtualmente con voi”, ha scritto in una nota fatta pervenire agli organizzatori: le associazioni “Bici e Solidarietà” di Carovigno (BR), “Casa delle Donne” di Taranto e il Circolo ACLI di Parabita.

“Le vicende dolorose di questa estate hanno riportato drammaticamente all’attenzione una piaga, quella odiosa del caporalato, che non è stata debellata – osserva il presidente Loizzo nel suo messaggio – ma la dignità del lavoro e la legalità vanno rispettate dovunque, nelle città, nei paesi, nelle strade come nelle campagne più lontane. Quello che avviene nei campi in Puglia è intollerabile e contrasta con l’immagine di una regione che basa sull’agricoltura di eccellenza una parte importante della sua economia. Certo, la battaglia contro il caporalato non è facile, ma l’impegno solidale delle istituzioni, dei sindacati, delle forze dell’ordine e della comunità civile potrà e dovrà avere un esito. Grazie perciò per quello che tutte le vostre organizzazioni stanno facendo, scendendo in strada a far sentire la voce e la presenza della società civile, che dice ‘NO allo sfruttamento, basta con i fantasmi sottopagati nei nostri campi’.

Sabato 17 ottobre, pedaliamo tutti contro il caporalato, da Carovigno a San Giorgio Jonico. Alle 9, sabato 17, le bici muoveranno dal centro di Carovigno, per raggiungere San Giorgio Jonico, città di Paola Clemente, la bracciante morta il 13 luglio, per 27 euro al giorno. Un flashmob la insieme a tutte le vittime dello sfruttamento in agricoltura, compresi gli altri lavoratori deceduti in questa estate caldissima, in Puglia: il sudanese Mohamed, che raccoglieva pomodori a Nardò e un tunisino a Polignano a Mare, il 6 agosto”.

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