Taranto, eccesso di tumori maligni tra i più piccoli: torniamo a parlarne con dati alla mano

ep 2015TARANTO – Da settimane concentriamo la nostra attenzione sul tema della sicurezza all’interno dell’Ilva. Dopo l’infortunio mortale che ha coinvolto Alessandro Morricella, ci siamo soffermati sugli atti della magistratura che hanno portato al sequestro dell’Altoforno 2, sull’ennesimo decreto legge varato in tempi record dal Governo per consentirne la facoltà d’uso, e sui rinvii a giudizio decisi dal gup Vilma Gilli in vista del processo per disastro ambientale. Questioni cruciali che non devono, però, far dimenticare gli effetti che l’attività della grande industria inquinante (Ilva e non solo) ha prodotto negli anni sulla salute dei cittadini ionici. E in questo caso non si tratta di affidarsi alle parole o a semplici supposizioni, ma di riportare dati sanitari già certificati e da tenere bene impressi nella mente e nella coscienza.

In aiuto, ci arriva la rivista dell’Associazione Italiana di Epidemiologia  – Epidemiologia & Prevenzione – che nell’edizione n. 3 del 2015 (maggio-giugno), dedica alcune pagine a un lavoro condotto sull’incidenza dei tumori maligni infantili in Puglia. A curare lo studio sono stati Grazia Antonella Cannone,  Maria Giovanna Burgio Lo Monaco, Simona Carone, Anna Melcarne, Margherita Tanzarella, Lucia Bisceglia, Antonino Ardizzone, Sante Minerba, Fabrizio Quarta, Vincenzo Coviello, il Gruppo di lavoro Registro tumori Puglia.

L’obiettivo era quello di indagare l’incidenza relativa agli anni 2003-2008 dei tumori maligni nei bambini pugliesi di età compresa tra 0-14 anni. Sono stati usati i dati del Registro tumori Puglia (RTP) per le stime di incidenza dei tumori maligni infantili e confronto con i risultati pubblicati nella Monografia AIRTUM 2012 relativi al pool AIRTUM (che esclude la popolazione pugliese).  In Puglia è stato rilevato un TSD  (tassi standardizzati diretti) per tutti i tumori maligni molto vicino al tasso del pool AIRTUM.

L’analisi per Asl, invece, ha fatto emergere un eccesso di tutti i tumori maligni nella Asl di Taranto. A conferma di quanto già tristemente noto. Dell’attività di studio sui tumori infantili  ce ne siamo occupati anche in passato grazie al contributo del collega Gianmario Leone (Il Manifesto e TarantoOggi). Ricordiamo che già nel 2013 era stato pubblicato il rapporto 2012 sui tumori dei bambini e degli adolescenti che rendeva disponibile una misura dell’incidenza dei tumori in età pediatrica per il periodo 2003-2008 in Italia, dove non erano inclusi i casi pugliesi. Oggi torniamo a parlare di tumori infantili alla luce di questa pubblicazione che fornisce ulteriori spunti di riflessione e presenta – per la prima volta – dati di incidenza relativi ai tumori maligni dei bambini residenti nelle aree pugliesi coperti dal Registro Tumori.

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IL METODO UTILIZZATO

Hanno contribuito all’indagine il registro tumori della ASL Lecce con i casi incidenti negli anni dal 2003 al 2006, i registri delle ASL Taranto, BT e Brindisi con i casi incidenti negli anni dal 2006 al 2008. La popolazione pugliese del 2011 nella classe di età 0-14 anni è pari a 599.846 persone, quella residente nelle aree coperte dalle quattro ASL sopra indicate è 316.747 persone. La percentuale di popolazione infantile pugliese monitorata dai registri è pertanto pari al 52,8%. Sono stati selezionati i casi di tumore maligno (comportamento: /3 secondo la classificazione ICD-O-3) diagnosticati nella fascia d’età 0-14 anni. Sono, perciò, stati esclusi tutti i casi di tumore a comportamento benigno o incerto. L’esclusione ha riguardato anche i casi di tumore a comportamento benigno o incerto del sistema nervoso centrale e i casi di astrocitoma pilocitico, che nella terza revisione dell’ICD-O ha cambiato comportamento da maligno a incerto. Di tutti i casi è stata verificata la residenza al momento della diagnosi presso le anagrafi dei rispettivi comuni.

RISULTATI

Nelle quattro sezioni dell’RTP, per gli anni considerati sono stati identificati 183 casi di tumori maligni infantili su un totale di 1.106.481 anni-persona. Il 95,1% dei casi ha conferma microscopica (istologica o citologica); percentuale sufficientemente omogenea, considerando i dati delle singole ASL. Nessun caso èstato individuato esclusivamente tramite la scheda di morte (DCO), solo l’1,1% dei casi ha una base di diagnosi clinica; al 2,2% dei casi è stata attribuito un codice di sede generica o non specificata; all’1,6% è assegnata la categoria XII dell’ICCC-3, che raggruppa neoplasie molto rare o con morfologia non specificata.

La probabilità di sopravvivenza di tutti i casi di tumore maligno a 5 anni dalla diagnosi è risultata pari all’83,1%. Complessivamente, il tasso grezzo dei tumori maligni infantili rilevato in Puglia è pari a 165,2 per milione. La ASL di Lecce ha rilevato l’incidenza più bassa (137,5 x106 ) e quella di Taranto l’incidenza più alta (216,2 x106 ). In nessuna sezione sono stati rilevati casi di tumore epatico e in alcune sezioni non sono stati rilevati casi relativi a gruppi specifici di neoplasie, come i linfomi nel registro della ASL BT, i sarcomi e i tumori germinali nella ASL di Brindisi e i tumori epiteliali in quella di Lecce.

Nella tabella 2 sono riportati i tassi standardizzati per età:

TABELLA 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell’ultima colonna a destra si mostrano, per confronto, i tassi AIRTUM rilevati nello stesso periodo temporale. Nei singoli anni dal 2006 al 2008 i tassi standardizzati per milione di tutti i tumori maligni sono risultati: 172,4 nel 2006, 216,3 nel 2007 e 158,5 nel 2008.

FIGURA 1 TAB 3

 

 

 

 

 

 

 

Nella figura 1 è illustrato l’andamento dei tassi specifici per età di tutti i tumori infantili rilevati in ciascuna delle 4 ASL e nell’insieme delle sezioni dell’RTP. La linea nera tratteggiata corrisponde al dato complessivo delle quattro sezioni, mentre quella più spessa e chiara descrive l’andamento dei tassi AIRTUM specifici per età per tutti i tumori maligni infantili. Si può rilevare una stretta corrispondenza tra i tassi specifici per età rilevati nell’insieme delle quattro sezioni dell’RTP e i tassi AIRTUM.

Rispetto a questo riferimento, si nota una più alta incidenza di tumori nel primo anno di vita nella ASL BT e nella fasce di età 5-9 e 10-14 nella ASL di Taranto. Infine, la tabella 3 riporta i SIR (Rapporto standardizzato di Incidenza – Misura utilizzata per valutare se esiste un eccesso di nuovi casi di tumore) per tutti i tumori infantili stimati nelle casistiche di ciascuna delle quattro ASL e dell’insieme delle quattro sezioni dell’RTP. Nel totale delle sezioni e nelle ASL Brindisi e BT il numero dei casi osservati è molto vicino al valore degli attesi. Nella ASL Lecce si rileva un SIR inferiore a 100, ma con limiti di confidenza che comprendono 100. Nella ASLTaranto si registra un SIR significativamente superiore a 100, come indicato dall’intervallo di confidenza al 95% che non comprende 100 (p a due code =0,036).

Come detto precedentemente, nell’insieme delle 4 sezioni dell’RTP, il tasso di incidenza standardizzato per tutti i tumori maligni è risultato molto vicino al tasso AIRTUM. Analizzando per singola sezione, emerge il risultato relativo alla ASL di Taranto in cui si stima un SIR per tutti i tumori maligni infantili significativamente superiore a 100. Nell’aggiornamento dello studio SENTIERI, il SIR dei tumori maligni incidenti nei bambini residenti a Taranto è stato stimato pari a 154, abbastanza vicino al risultato del lavoro qui presentato (134,6). La differenza può essere interpretata tenendo conto che la stima presentata in questo studio è relativa a tutta la Provincia e non alla sola città di Taranto.

Inoltre, nello studio SENTIERI il calcolo dei casi attesi ha utilizzato tassi di incidenza relativi alla macroregione Centro-Sud dopo esclusione della popolazione dei comuni che fanno parte di siti inquinati e la stima del SIR è aggiustata per indice di deprivazione. Prendendo in considerazionei singoli gruppi di tumori, i tassi standardizzati relativi all’insieme delle quattro sezioni dell’RTP appaiono tutti confrontabili con i corrispondenti tassi AIRTUM. I risultati nelle singole ASL sono condizionati dalla bassa numerosità dei casi, quindi dall’alta imprecisione delle stime. Ogni considerazione desumibile dal confronto dell’incidenza di un gruppo di tumori infantili in una singola ASL con i tassi AIRTUM deve, perciò,essere fatta con la necessaria cautela e vista soprattutto come indicazione preliminare da saggiare in studi successivi.

Fatta questa premessa, si osserva che nella ASL di Taranto i linfomi, i tumorie piteliali e i sarcomi hanno tassi standardizzati di incidenza apprezzabilmente più alti dei tassi AIRTUM. E’ interessante rilevare che anche il citato aggiornamento dello studio SENTIERI indica un possibile eccesso di tumori del sistema linfoematopoietico (gruppo I e II della classificazione ICCC-3) nella popolazione infantile di Taranto. Esaminando l’andamento dei tassi specifici per età per tutti i tumori maligni infantili emerge un ulteriore spunto di riflessione in merito al rilevamento dell’eccesso di tumori infantili a Taranto. Infatti, si è osservato che la differenza rispetto ai tassi AIRTUM riguarda solo le classi di età 5-9 e 10-14 anni, i cui SIR stimati sono rispettivamente 164,0 (IC95% 95,6-262,6) e 150,9 (IC95% 93,4-230,7).Tale rilievo richiede indubbiamente conferme successive, ma può costituire un indizio utile per individuare con maggior precisione un particolare sottogruppo dove l’impatto della contaminazione ambientale è più evidente e orientare le indagini sui possibili meccanismi di esposizione.

Le osservazioni emerse dall’analisi dei dati raccolti dall’RTP – si legge nella parte conclusiva –  costituiscono validi spunti per studi analitici specifici e approfondimenti successivi. Inoltre, con il prosieguo della registrazione dei tumori in Puglia sarà possibile delineare meglio le caratteristiche dell’incidenza dei tumori infantili. Disponendo dell’informazione su un maggior numero di anni d’incidenza si potrà stimare con maggiore precisione l’incidenza dei tumori pediatrici per ciascun gruppo di tumori e per ciascuna ASL. Un ulteriore obiettivo, sollecitato da questa stessa indagine e favorito dalla raccolta di una casistica più ampia, riguarda la stima d’incidenza dei tumori pediatrici nella città di Taranto e nei maggioricentri urbani della regione che rientrano nelle aree attualmente coperte dal monitoraggio dei tumori in Puglia. La prospettiva è, perciò, quella di disporre a breve di un quadro abbastanza dettagliato di questo fondamentale indicatore di salute e di informazioni utili a chiarire l’impatto sulla salute delle contaminazioni ambientali in aree specifiche di questa regione.

N.B. Abbiamo volutamente riportato alcuni stralci dell’articolo pubblicato sull’importante rivista Epidemiologia e Prevenzione. Ci sembra quanto mai opportuno, infatti, riportare i dati in maniera oggettiva affinché rimangano patrimonio di conoscenza dell’intera comunità. 

Alessandra Congedo

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