Terreni rigenerati a Grottaglie con il “Cantiere Agricolo Sociale”

cantiere agricoloLo annuncia la progettista Maria Teresa Marangi: «abbiamo già avuto delle richieste per “esportare” da Grottaglie il progetto “Cantiere agricolo sociale” nella provincia di Bari e in Basilicata: questo ci conferma che il modello dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa è quello più idoneo per recuperare alla produttività terreni incolti da tempo nelle regioni meridionali».

È uno dei positivi risultati conseguiti dal Progetto “Cantiere agricolo sociale”, che sono stati presentati in un “evento conclusivo” tenutosi recentemente (venerdì 19 giugno) presso il Castello Episcopio di Grottaglie. I lavori, introdotti e moderati dalla commercialista e progettista Maria Teresa Marangi, sono iniziati con i saluti istituzionali di Maria Antonietta Brigida, vicepresidente del Centro Servizio Volontariato Taranto, Gianfranco Argentina, presidente Associazione “Beni Comuni” Onlus, Giuseppe Guarini, assessore alle Politiche agricole del Comune di Grottaglie, e Aurelio Marangella, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Grottaglie.

Realizzato con il contributo del Fondo Nazionale per il Volontariato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché con il patrocinio del Centro Servizi Volontariato di Taranto e del Comune di Grottaglie, il progetto “Cantiere agricolo sociale” è stato finalizzato a creare nuova occupazione in agricoltura recuperando alla produttività alcuni dei tanti terreni incolti dell’agro della città delle ceramiche, in particolare inserendo nuove colture o reintroducendo altre abbandonate da tempo.

All’incontro è intervenuto anche Francesco Donatelli, vicepresidente del GAL Colline Joniche, partner del “Cantiere agricolo sociale”, sottolineando che «i temi trattati in questo progetto, come il recupero dei terreni incolti, la sostenibilità in agricoltura, lo scambio di “saperi” tra generazioni, sono di grande interesse per il GAL Colline Joniche che, infatti, li inserirà nel suo prossimo Piano di Sviluppo Locale». Sulla stessa lunghezza l’onda Maria Antonietta Brigida ribadendo che «il Centro Servizi Volontariato sarà sempre pronto a “sposare” progetti che promuovono un rapporto corretto tra la persona e l’ambiente in cui vive e, inoltre, creano un ponte tra le generazioni contribuendo così a realizzare una società più solidale».

I risultati conseguiti dal progetto sono stati illustrati in dettaglio dalla consulente finanziaria e progettista Carmen Valente e da Marco Pianalto, tecnico della Deafal, ONG accreditata presso il Ministero per gli Affari Esteri, che da anni svolge in diversi paesi attività formative per gli agricoltori sui vari aspetti dell’agricoltura biologica che possono rendere “redditive” alcune colture. Al centro dell’incontro di Grottaglie l’Agricoltura Organica e Rigenerativa, una disciplina teorico-pratica che, partendo da differenti esperienze dell’agricoltura biologica, combina le pratiche colturali tradizionali con moderne conoscenze tecnico-scientifiche; il suo obiettivo è individuare, insieme agli agricoltori e agli allevatori, soluzioni pratiche per la produzione di alimenti sani e di qualità a costi sostenibili.

«Nell’ambito di Cantiere Agricolo Sociale – ha spiegato Marco Pianalto – ­la Deafal ha curato un percorso formativo teorico-pratico per far avviare un’attività agricola con innovative tecniche agrobiologiche, coltivando produzioni che, avendo già un interessante “mercato”, rappresentano una importante occasione di redditività complementare a quella delle colture più tradizionali». Carmen Valente ha poi detto che «grazie al corso tenuto da Deafal in agro di Grottaglie diverse aziende stanno già applicando sui terreni le tecniche dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa, come l’Azienda Dimaggio di Dimaggio Elena, anche se, per completare la rigenerazione dei campi, si dovrà aspettare ancora qualche mese, tra l’altro abbiamo applicato questo modello di coltivazione su terreni ricevuti in comodato d’uso da privati e, con finalità didattiche, anche sul cosiddetto “Orto Botanico” di proprietà del Comune di Grottaglie”.

Il progetto Cantiere Agricolo Sociale ha visto anche un aspetto “sociale” con il recupero e la “riscoperta” degli antichi “saperi” degli agricoltori anziani locali, che sono stati poi illustrati alle nuove generazioni con incontri tenutisi negli istituti scolastici “C. Don Bosco” e “C. De Amicis” di Grottaglie. Il progetto ha visto impegnati l’associazione di volontariato “Beni Comuni” Onlus di Grottaglie, soggetto capofila, e un ampio partenariato con il GAL Colline Joniche, le aziende agricole “Montedoro di Nobile Maria Elisabetta”, “WATT S.r.l.” e “Barone di Freganius di Dimaggio Elena”, nonché l’Azione Cattolica e la Parrocchia “Maria del Santissimo Rosario” di Grottaglie, l’APS “Arci Grottaglie”, l’Istituto scolastico Comprensivo “Don Bosco” di Grottaglie e Associazione Sherwood onlus.

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