Trivelle, “Amici di Beppe Grillo Taranto”: il nostro mare è in pericolo

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Trivelle-petrolio-isole-tremitiIl 12 giugno è stato emanato, con esito positivo, (D.M. 122 del 12/06/2015), il Decreto del Ministero dell’Ambiente sulla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale per la fase di indagini sismiche 3D del permesso di ricerca di idrocarburi denominato”d 79 F.R.-EN” localizzato nel Golfo di Taranto. Sono stati autorizzati così dal Ministro Galletti i micidiali Air-Gun, per verificare la presenza di idrocarburi sul sottofondo del mare, nonostante i pareri negativi sia delle regioni Calabria e Puglia che degli enti locali, delle associazioni, dei comitati e degli esperti di settore.

Anche il M5S, tramite il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo Taranto”, aveva inviato nel Maggio del 2013 le proprie osservazioni contrarie al progetto dalla società Enel-Longanesi richiedente del permesso di ricerca, sottolineando sia la mancata considerazione da parte del proponente degli habitat marini del Golfo di Taranto ( tra cui vi sono quelli prioritari del protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona), sia gli impatti devastanti sulla fauna marina degli Air-Gun, ovvero continue esplosioni di aria compressa con conseguenti violentissime onde d’urto che potrebbero danneggiare anche il settore della pesca oltre a risultare deleteri per i cetacei che da millenni solcano il mar jonio settentrionale. A poche miglia da località incantevoli come Gallipoli, Campomarino e l’area marina protetta di Porto Cesareo, si potrebbe verificare quindi un disastro senza precedenti. La volontà politica del Governo Renzi, basata sulle fonti fossili a vantaggio delle lobby petrolifere, mantiene il paradigma energetico nazionale su una visione ottocentesca, obsoleta e anti-storica, e ignora totalmente l’importanza e la conservazione delle risorse naturali marine.

Dal 3 giugno 2015 sono stati rilasciati dal governo Renzi ben 9 decreti di autorizzazione, che interessano le coste pugliesi, per effettuare prospezioni con gli Air-Gun, rivelando che il governo, a guida PD, consideri la Puglia una novella Arabia Saudita, intendendo sacrificare l’immensa bellezza dei mari pugliesi per qualche barile di idrocarburi di bassa qualità nonostante prestigiose riviste americane dichiarino la Puglia la regione più bella del mondo. Non ci meraviglierebbe se nelle prossime ore, giorni, nuove autorizzazioni vengano rilasciate. Il nostro mare è in pericolo! Solo i ricorsi al TAR potrebbero annullare, come già avvenuto in passato, i decreti di autorizzazione e quindi gli “Amici di Beppe Grillo Taranto” chiedono formalmente al Comune di Taranto, ai comuni della costa jonica, e alla regione Puglia di impugnare le autorizzazioni rapidamente.

Gli attivisti del M5S del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo Taranto”, oltre ad esortare gli enti locali e la regione ad impugnare il provvedimento contro il Ministero e contro chi vuole mettere a rischio il nostro mare, chiedono inoltre al comune di Taranto di promuovere e convocare un incontro urgente con tutti i comuni che si affacciano sul golfo di Taranto per costituire un fronte unico, composto da amministrazioni, cittadini e associazioni, al fine di chiedere il divieto di qualsiasi attività legata alle estrazioni di idrocarburi nel golfo di Taranto. Gli attivisti del M5S degli “Amici di Beppe Grillo Taranto” inoltre invitano la cittadinanza a mantenersi vigile e a partecipare alle azioni che saranno proposte nei prossimi giorni in difesa del nostro Golfo. Giù le mani dal Nostro Mare!

Il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo Taranto”

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