Ilva, ecco cosa dice la prima relazione dei tre commissari

enrico laghiI principali agenti inquinanti dell’aria, in particolare le polveri sospese (Pm10 e Pm2,5), nell’area adiacente allo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto “hanno avuto nel tempo una progressiva riduzione”, come indicato dai rilevamenti delle centraline gestite dall’Arpa Puglia. Lo scrivono i commissari straordinari di Ilva spa Piero Gnudi, Enrico Laghi (nella foto, ndr) e Corrado Carrubba nella loro prima relazione sulla gestione del gruppo per il periodo 21 gennaio 2015-30 aprile 2015.

Scopo della relazione, scrivono tra l’altro i commissari, è anche quella di “fornire un’informativa sugli interventi effettuati per la progressiva attuazione dell’Autorizzazione integrata ambientale relativa allo stabilimento siderurgico di Taranto (e altri interventi di carattere organizzativo), nonché fornire una sintetica illustrazione sull’andamento della gestione”. Nella premessa del documento si ricorda che il 21 gennaio scorso il Ministro dello Sviluppo Economico, a seguito dell’istanza presentata dal Commissario Straordinario ex D.L. 61/2013 (conv. in L. 89/2013) Piero Gnudi, ha disposto con proprio decreto l’ammissione di Ilva S.p.A. alla procedura di Amministrazione Straordinaria a norma dell’art. 2 del decreto legge n. 347/2003. Con il medesimo decreto il Ministro dello Sviluppo Economico ha nominato Commissari Straordinari della procedura Piero Gnudi Enrico Laghi e Corrado Carrubba.

Il 28 gennaio il Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza di Ilva S.p.A., nominando quale giudice delegato per la procedura la dott.ssa Caterina Macchi e fissando l’adunanza dei creditori per l’esame dello stato passivo il 29 giugno alle ore 10. Il 19 febbraio il Ministro dello Sviluppo Economico ha altresì nominato il Comitato di Sorveglianza, composto dal prof. M Confortini (Presidente), dal dott. E. Sgaravato (esperto), dall’avv. M. Cesare (esperto), dall’ENI S.p.A. (creditore) e da Banca Intesa San Paolo (creditore). E’ stato predisposto un sito – ww.gruppoilvainas.it – sul quale verranno pubblicate tutte le informazioni inerenti la procedura di amministrazione straordinaria e tramite il quale è possibile prendere visione delle istruzioni per la presentazione della domanda di insinuazione allo stato passivo. Scopo della relazione è altresì “fornire un’informativa sugli interventi effettuati per la progressiva attuazione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale relativa allo stabilimento siderurgico di Taranto (e altri interventi di carattere organizzativo), nonché fornire una sintetica illustrazione sull’andamento della gestione”.

Nel testo si legge che negli ultimi cinque anni nell’intero gruppo Ilva sono gradualmente diminuiti gli indici di infortuni sul lavoro. L’indice infortuni invalidanti è sceso da 57 del 2010 a 28 quest’anno; l’indice infortuni indennizzati è passato da 44 nel 2010 all’attuale 24, mentre l’indice di gravità, che cinque anni fa era 1,4, nell’aprile 2015 è di 0,8. Nei primi quattro mesi di quest’anno, è scritto nella relazione, sul tema della sicurezza sono state svolte iniziative di formazione che hanno interessato 9.408 lavoratori del gruppo, per un totale di 51.515 ore di formazione erogata. I corsi hanno avuto per argomento “i rischi lavorativi, le attrezzature di lavoro, la gestione delle emergenze, i rischi di incidenti rilevanti, i dispositivi di protezione individuale e le procedure interne”. Nei primi quattro mesi del 2015 la produzione giornaliera all’Ilva di Taranto è stata invece di circa 12,4 kt/al giorno, il 27% in meno rispetto alla media del 2014. Due i motivi individuati: lo spegnimento dell’altoforno 5 (il 12 marzo scorso), in ossequio alle prescrizioni AIA, e “la mancanza di forniture stabili” causata dal blocco della fabbrica da parte degli autotrasportatori e dalle loro agitazioni per i crediti risalenti a prima dell’amministrazione straordinaria.

A livello commerciale, l’evento che ha avuto maggior impatto nei rapporti con la clientela “è stato il blocco delle portinerie dei principali stabilimenti produttivi soprattutto nel mese di febbraio. Lo stesso ha determinato la concreta impossibilità ad onorare gli impegni assunti, con evidenti disagi e disservizi soprattutto per gli utilizzatori finali (es. auto, eldo, packaging) che, in alcuni casi, sono stati costretti a ricercare fonti di approvvigionamento alternative. Nell’immediato tutto ciò ha determinato una perdita di immagine e fiducia sul mercato che ha influenzato il carico ordini e imposto azioni straordinarie di recupero. La situazione si sta gradualmente normalizzando, tanto che l’andamento delle vendite e degli ordinativi è in linea con le aspettative e quindi l’ammissione della Società alla procedura di amministrazione straordinaria non ha avuto, sotto questo profilo, un impatto penalizzante. Nell’ambito dei rapporti con i principali fornitori l’ammissione della Società alla procedura di amministrazione straordinaria ha comportato, in alcuni casi, nel periodo iniziale, talune problematiche connesse agli effetti degli outstanding payments verso i fornitori. Per alcuni fornitori è stato necessario modificare i termini di pagamento, applicando loro condizioni più favorevoli. I casi critici che hanno imposto la sostituzione di fornitori e materiali sono stati molto limitati, e non hanno causato difficoltà produttive, né inefficienze a livello di costi, mentre hanno generato opportunità di ottimizzazione parco fornitori”.

Sotto il profilo organizzativo, si segnala che il 2 febbraio 2015 l’organo commissariale di Ilva S.p.A. ha provveduto a formalizzare la nomina a nuovo Direttore Generale della Società dell’ing. Massimo Rosini. A valle di ciò, è stato finalizzato il nuovo gruppo dirigenziale: in particolare sono stati nominati il nuovo Direttore Industriale (ing. Antonino Gambuzza), il nuovo Direttore Risorse Umane, Organizzazione e Sistemi (dott. Cesare Ranieri) e il nuovo General Counsel (avv. Angela Tornatora). È stata inoltre creata la nuova Direzione Innovazione e Sviluppo Tecnologie affidata all’ing. Giancarlo Quaranta. Nel periodo 21 gennaio-30 aprile 2015 l’Ilva ha fatto ricorso ad ammortizzatori sociali per un totale di 1,7mln circa di ore (equivalenti a 2.745 persone), più 57mila ore circa (per 89 persone) nelle società controllate. Ciò per effetto “sia dei lavori di adeguamento alle prescrizioni Aia a Taranto che ad esuberi legati ad andamenti congiunturali e strutturali”.

La forza lavoro è di 14.320 dipendenti diretti, 99 in meno sul 2014 (con un decremento di 42 unità rispetto trimestre precedente), a cui si aggiungono 35 risorse il cui rapporto è regolato da contratti atipici (somministrazione e contratti di collaborazione) con una riduzione di 22 unità rispetto al trimestre precedente; le altre società italiane facenti parte del Gruppo contano 924 dipendenti e 4 risorse il cui rapporto è regolato da contratti atipici con un saldo negativo pari a 35 unità rispetto al 31 dicembre 2014. Il Gruppo Ilva occupa fuori dall’Italia 579 dipendenti, in calo rispetto al trimestre precedente (667). Nel periodo di riferimento è stato utilizzato l’accordo con Manpower per l’applicazione del contratto di apprendistato in somministrazione, attualmente nel Gruppo sono stati attivati 15 contratti di apprendistato professionalizzante. Questa forma contrattuale coniuga le economie del contratto di apprendistato con il vantaggio di delegare ad un ente specializzato la formazione degli apprendisti.

Il 18 dicembre 2014 è stato sottoscritto l’accordo di Cassa Integrazione in deroga poi trasformata in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria a partire dal 21 gennaio 2015. Il suddetto accordo prevede la concessione della CIGS per 765 dipendenti. Gli interessati potranno percepire un’integrazione al reddito pari alla loro retribuzione in regime di solidarietà (70%) in ipotesi di 5 giorni lavorativi mensili. Tale integrazione sarà corrisposta dalla Società per Cornigliano a fronte dell’effettuazione di lavori socialmente utili a favore del Comune di Genova. Il 26 novembre 2014 è stato sottoscritto un accordo di mobilità riferito allo stabilimento di Genova dichiarando un numero di esuberi pari a 30 lavoratori. I lavoratori interessati alla procedura sono stati posti in mobilità.

Il 16 maggio 2014 è stato sottoscritto un accordo di solidarietà riferito allo stabilimento di Novi Ligure per 462 unità. Accordo rinnovato il 26 maggio scorso fino al 26 maggio 2016 per 270 unità. L’11 novembre 2014 è stata avviata la procedura per licenziamento collettivo di 18 lavoratori causa cessazione produttiva del Centro Servizi Torino. Per l’eventuale numero residuo di personale in esubero l’azienda ha formalizzato il trasferimento presso l’unità produttiva di Racconigi. Il 12 gennaio 2015 è stato sottoscritto un accordo di CIGO in INNSE CILINDRI Srl per 8 settimane a zero ore settimanali dal 12 gennaio 2015 all’8 marzo 2015 per 122 unità. In seguito all’entrata in Amministrazione Straordinaria l’accordo e’ stato prorogato fino all’8 marzo 2016. Il 24 febbraio scorso invece è stato siglato accordo di solidarietà dal 3 marzo 2015 al 2 marzo 2016 per massimi 4.074 esuberi. In data 30 marzo 2015 siglato accordo di solidarietà fino al 31 marzo 2016 per 21 unità.

Ci sono le autorizzazioni, è stato assegnato l’ordine e avviato l’iter per la pre-caratterizzazione del terreno di scavo per la copertura del parco minerale dell’Ilva, una delle più importanti prescrizioni indicate nell’Autorizzazione integrata ambientale. Al momento impegnati poco più di 100 milioni di euro. Per quanto riguarda la chiusura dei nastri trasportatori di materiale che emette polveri e le relative torri di collegamento, nella relazione è scritto che sono stati coperti 58 chilometri circa di nastri, pari al 48% della lunghezza totale. È invece in corso “la chiusura di ulteriori 10 torri per traguardare l’obiettivo del 55% entro luglio”. Fermi al momento per adeguamento all’Aia due altiforni (1 e 5), ammontano invece a 638 milioni di euro l’importo sostenuto o impegnato per gli interventi in materia di trattamento delle acque e di gestione dei rifiuti.

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