Natuzzi, nuova cabina di regia – Giugno il mese della svolta?  

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natuzziTARANTO – Una nuova riunione della Cabina di Regia a Roma per la gestione e il monitoraggio dell’accordo firmato il 3 marzo scorso, che riguarda il piano di riorganizzazione dell’assetto industriale del gruppo Natuzzi in Italia e che vede coinvolti azienda, sindacati, Governo, Regioni, Confindustria e Invitalia si è svolto ieri.

Nel corso dell’incontro, tutte le parti presenti hanno concordato sulla necessità di giungere entro la fine del mese di giugno alla definizione e sottoscrizione del contratto di programma per supportare il piano degli investimenti del gruppo in Ricerca, Sviluppo, Innovazione di prodotto e di processo produttivo da effettuare nel triennio 2015-2017. Il Ministero dello Sviluppo Economico, insieme ad Invitalia e alle Regioni Puglia e Basilicata hanno preso atto che il piano di investimenti è imprescindibile per il rilancio delle attività del gruppo in Italia ed hanno confermato la propria volontà a sostenere il gruppo in questa delicata fase, secondo quanto previsto dalla legge in materia.

La Cabina di Regia, inoltre, ha anche e soprattutto il compito di supportare e agevolare le iniziative imprenditoriali di nuove società, esterne al gruppo, finalizzate al riassorbimento degli esuberi rivenienti dal Piano Industriale. Sulla base dell’aggiornamento fornito dagli advisor incaricati da Natuzzi, sono cinque i soggetti imprenditoriali, disponibili a creare le start-up a condizione di poter accedere alle agevolazioni per realizzare gli investimenti, messe a disposizione dalle Regioni. Le cinque imprese, stanno effettuando in questa fase le necessarie verifiche di accesso ai benefici di finanziamento, sia con le banche che con gli uffici delle due Regioni. Dunque procede il lavoro della società di scouting di Milano, la Sofit, per la ricerca di azienda e new.co in cui ricollocare i 534 esuberi strutturali del gruppo concordati a marzo con i sindacati e la stipula dell’accordo che ha aggiornato quello sottoscritto nell’ottobre 2013.

Diversi i progetti in ballo al momento come abbiamo riportato nelle scorse settimane: una fabbrica italiana di meccanica ciclistica (sul cui nome c’è al momento riserbo) che potrebbe rioccupare tra i 60 e i 70 lavoratori nella realizzazione realizzare di telai in alluminio per le biciclette, che già produce e vende accessori per il settore. Un altro riguarda la nascita di una new.co per la produzione e distribuzione di prodotti gluten free, che andrebbe ad operare nei siti Natuzzi di Altamura: il business plan è già stato presentato a PugliaSviluppo, l’agenzia regionale di attrazione degli investimenti e sviluppo d’impresa, per l’avvio della procedura di accesso al finanziamento.

Inoltre si parla di una new.co che opererebbe nel settore medico, per la realizzazione di protesi ortopediche biomedicali degli arti inferiori. Così come non è tramontato il progetto – in questo caso il business plan fu presentato a settembre scorso – di una new.co per la fornitura di materiali plastici da imballo, ed un altro per la produzione di tensioattivi destinati ad una grossa azienda del Centro-Sud che già opera nel settore. C’è anche un’azienda di metalmeccanica interessata alla realizzazione di impianti per la produzione di macchinari per la sterilizzazione di rifiuti sanitari infetti e la disinfezione di acque di scarico provenienti da strutture sanitarie e laboratori: anche in questo caso la proposta è di una società che lavora da tempo nel settore.

Tutti questi progetti andrebbero ad occupare all’incirca 150 lavoratori. E’ bene ricordare che per le aziende che eventualmente andrebbero a costituire le new.co, c’è la possibilità di attingere Per tutti agli incentivi dell’accordo di programma sul distretto del salotto a valere sui bandi di settore di Puglia (bandi Pia in istruttoria) e Basilicata (nuovi bandi Pia attivi) sottoscritto l’8 febbraio del 2013 dal valore di 100 milioni di euro. Dopo la cabina di regia di ieri, dove si è fatto il punto sulle attività di scouting per ricollocare gli esuberi (per 130 su 534 vi sarà l’autoimprenditorialità nel territorio), e si sono approfonditi ulteriormente i dossier professionali e formativi di ciascun addetto per l’eventuale ricollocazione, si spera che entro giugno si possano vedere i primi risultati. Sono 1.400 i lavoratori della Natuzzi che dal 2 maggio sono al lavoro con i contratti di solidarietà ed altri 500 sono in cig a zero ore: da ottobre 2015 invece, altri 120 rientreranno a Ginosa, 280 sono andati via in mobilità incentivata e almeno 100, secondo i sindacati, sono quelli che dovrebbero essere ricollocati nelle prime due new.co che aspettano l’ok definitivo della Regione per partire.

G. Leone

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