Garanzia Giovani: 17mila richieste da Taranto e provincia

foto giovaniSono 17mila le richieste di inserimento nel programma Garanzia Giovani inoltrate dai giovani di Taranto e provincia. Ed ancora ne arriveranno anche se in questi giorni la Regione Puglia sta modificando le procedure informatiche del sistema, i giovani possono comunque continuare ad iscriversi. E’ questo solo uno dei dati emersi dal convegno organizzato dalla Homines Novi, ente di formazione accreditato, e svoltosi nella mattinata di lunedì nella sala di un hotel cittadino. Sala gremita di giovani che frequentano l’ultimo anno degli Istituti Tecnici di Taranto e provincia, un’occasione ghiotta per comprendere meglio come muoversi verso una meta sicura, quella che porta al posto di lavoro.

Titolo del convegno: “La vera sfida per la terra jonica. I nuovi strumenti per aiutare l’occupabilità”. Sono stati affrontati temi importanti come il welfare to work; la garanzia giovani; i cantieri di cittadinanza. A relazionare Francesco Giuri, della Art Let’swork 2gether, che ha come ente capofila l’ENAC Puglia ed ha ben 32 enti su tutto il territorio regionale (di cui fa parte l’Homines Novi); Francesco Tamburrano, amministratore delegato dell’APL (Agenzia per il Lavoro) Tempi moderni s.p.a. Vincenzo Dentico, Dirigente Scolastico Istituto “A. Righi” di Taranto e Franco Gentile, assessore al welfare del Comune di Mottola. Ha moderato Gianluigi Palmisano, presidente dell’Associazione Homines Novi.

Il convegno è risultato di notevole interesse alla luce degli allarmanti dati relativi alla disoccupazione giovanile. Gli strumenti messi sul tavolo dalla Regione Puglia offrono ai giovani che terminano il loro percorso scolastico e non valide opportunità di entrare nel mondo del lavoro. Non si parla di laurea ma di un post-diploma che prevede il 30% della formazione direttamente in azienda. E’ la prima volta che si sente parlare di opportunità concrete lavorative, infatti chi frequenta questi tipi di corsi ha ottime possibilità di trovare lavoro.

Da diversi anni nella nostra regione, come nel resto del Mezzogiorno, l’unica cosa che sembra crescere davvero è la disuguaglianza sociale” è quanto affermato da Francesco Giuri, il quale nel suo intervento è stato diretto e chiaro. “In Puglia si registra un tasso di dispersione pari al 23,9% (fonte MIUR). Il 27,6% dei giovani pugliesi tra i 18-24 anni è in possesso solo della licenza media. Triste primato per la Puglia tra le regioni europee il 58% di disoccupazione giovanile. Non è migliore la situazione di coloro che si allontanano dal mondo del lavoro a causa della crisi economica. Gli indici di cassa integrazione in Puglia sono in aumento, a marzo 2015 le tre forme di intervento di integrazione salariale hanno raggiunto quasi 2,8 milioni di ore autorizzate dall’Inps, pari ad oltre 16mila lavoratori coinvolti nel solo mese di marzo”. Ecco che in questo momento, leggendo questi dati, senza troppi sforzi si evidenzia la necessità di trovare risorse ed opportunità lavorative, altrimenti si blocca tutto.

Per combattere i problemi della povertà e della disoccupazione è necessario integrare le politiche del lavoro, dello sviluppo, dell’occupazione, del lavoro e della formazione. Per favorirla nell’ultimo anno la Regione Puglia ha fatto partire, o consolidato, una serie di azioni che guardano al passato, riservate a coloro che hanno perso il lavoro; al presente indirizzate ai giovani e al futuro pensata per le nuove generazioni che diventeranno motore della società civile” si è detto durante il convegno. Quattro le direttrici: Garanzia Giovani Puglia, la costituzione dei percorsi ITS (Istituti Tecnici Superiori), il programma Welfare to Work e il progetto regionale Cantieri di Cittadinanza. Garanzia Giovani è il programma d’inserimento lavorativo cofinanziato dalla Comunità Europea ed attuato in Puglia da marzo 2015. Si tratta di un’opportunità per giovani ma anche per le imprese. Una proposta contro la disoccupazione giovanile dai 16 ai 29 anni, residenti in Italia non impegnati in attività lavorativa, non iscritti a scuola o in un percorso di formazione.

Garanzia Giovani è un’occasione anche per le aziende che possono beneficiare di specifiche agevolazioni. Per accostarsi a Garanzia Giovani bisogna iscriversi al programma attraverso il portale regionale, il centro per l’impiego convocherà il candidato che, successivamente, sottoscriverà un Patto di Servizio. Una volta scelta una delle ATS per il giovane verrà attivato un percorso che lo introdurrà nel mondo del lavoro. La Regione Puglia ha inoltre costituito un fondo specifico al fine di finanziare le fondazioni ITS, di cui una verrà realizzata a breve a Taranto e sarà incentrato sulla logistica integrata e la mobilità intelligente.

La Regione Puglia non ha dimenticato le fasce più deboli, chi ha perso il lavoro, chi è destinatario di ammortizzatori sociali e chi versa in una situazione di grave disagio socio-economico. Per i cassaintegrati c’è il Welfare to work con corsi gratuiti mirati alla riqualificazione di questo tipo di utenza. Obiettivo: riqualificare ed aiutare i cassaintegrati a trovare una nuova occupazione. Infine ci sono i Cantieri di Cittadinanza che promuovono una maggiore accessibilità ai servizi alle persone connessi agli obiettivi di conciliazione e di qualità della vita che favoriscono l’inclusione sociale” si è detto ancora durante il convegno.

Francesco Tamburrano nel suo intervento ha rimarcato il fatto che “noi di Tempi Moderni crediamo che progetti come Garanzia Giovani costituiscano una possibile risposta alla crisi che interessato l’Europa negli ultimi anni. Oggi con l’aiuto degli strumenti di flessibilità vogliamo dire alle imprese di puntare all’eccellenza, al rinnovamento e alla produttività. Occasioni importanti, dunque, da non lascarsi sfuggire per entrare nel mondo del lavoro”.

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