A Taranto una copia del Cristo Velato, Corbelli: “Un simbolo di rinascita che dedico alla città”

corbelli duomoTARANTO – C’è anche un’iniziativa promossa dal commissario per le bonifiche Vera Corbelli nel programma dei festeggiamenti messi a punto per onorare il patrono San Cataldo, presentato questa mattina nel Cappellone del Duomo alla presenza, tra gli altri, di monsignor Filippo Santoro, arcivescovo metropolita di Taranto. E’ stata proprio la Corbelli a proporre l’esposizione della copia del Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, realizzata dallo scultore casertano Pietro Santamaria.

«Carissimi tarantini – dice la Corbelli nella brochure dedicata all’iniziativa – l’incarico di Commissario straordinario per le bonifiche e la riqualificazione, lo sto svolgendo in modi e tempi a volte invisibili ma reali e costanti. Il lavoro è impegnativo e necessita del continuo approfondimento per portare sul tavolo fatti concreti che si inquadrano in una strategia unitaria, articolata e rispettosa delle esigenze di questa città che, per quanto ferita, vuole rialzarsi ripartendo dalla sua storia.

Per rafforzare il rapporto con la popolazione nel percorso intrapreso e nel rispetto che nutro per questo territorio – continua la Corbelli – insieme all’Arcivescovo e alla Cattedrale di Taranto, ho voluto partecipare al vostro vivere ed alla vostra speranza con un “gesto simbolico e sacro” quale il “Cristo Velato”, testimonianza eloquente della morte e della rinascita, che mi consente di onorare la Festa dei Lavoratori e del Santo Patrono San Cataldo”. E’ un gesto augurale che spero propizi tempi migliori a questa splendida città intrisa di valori e potenzialità”. Nel corso della presentazione odierna, la Corbelli ha confermato che a fine maggio organizzerà un incontro per illustrare alla città il lavoro che si sta svolgendo in merito alle bonifiche dei Tamburi, di Statte e del mar Piccolo, inquinato da pcb e diossine e vietato alla mitilicoltura dal luglio del 2011, e agli interventi messi in cantiere per l’area portuale. Non ci resta che attendere questo importante appuntamento per avere maggiore contezza su quanto si intende fare soprattutto per il primo seno di mar Piccolo, uno scrigno ricco di tesori naturali che va salvaguardato e protetto da qualsiasi tipo di speculazione.

(A. Cong)

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