Coop Estense, a Bari prove tecniche di dialogo dopo l’annuncio degli esuberi

coopTARANTO – Si è svolto oggi, a Bari,  l’incontro tra i sindacati e  Coop Estense, a seguito dello stato di crisi denunciato dall’azienda per il Sud. La Cooperativa ha dichiarato che nel 2014 gli ipermercati hanno fatto registrare 12 milioni di euro di perdite che sommati a quelli degli anni precedenti producono una perdita totale di 50 milioni di euro nell’ultimo quinquennio. Motivo per cui, Coop Estense dichiara che se non verranno presi provvedimenti per risanare la rete, il rischio è che questo andamento metta in discussione la presenza della cooperativa in Puglia e in Basilicata, nonché lo stato patrimoniale e quindi la sopravvivenza di tutta la cooperativa.

Coop Estense ha quindi annunciato un piano triennale di interventi che dovrebbe produrre un recupero di 4 milioni di euro nel 2015, ulteriori 4 nel 2016 per poi arrivare al pareggio nel 2017.  Sono tre i campi di intervento previsti: politica commerciale, efficientamento dei costi operativi e, infine, il costo del lavoro. Questo terzo ambito dovrebbe produrre un recupero di 1,2 milioni di euro concentrandosi in particolare nella riorganizzazione del reparto Grocery, in cui sarebbero coinvolti 150 addetti (sui 330 che vi lavorano) e nel reparto pescheria in cui sarebbero coinvolti tutti gli 80 addetti.

Il piano di recupero sul costo del lavoro, in base a quanto riferito dalla Cooperativa, si articolerà in due tempi: nell’immediato verrà avviata una riorganizzazione del Grocery che porterà all’allestimento notturno attraverso l’esternalizzazione a società terze. Nel secondo semestre, si avvierà l’intervento nelle pescherie, “che essendo un reparto economicamente critico verrà affidato interamente a terzi”. In modo generico, la Cooperativa ha dichiarato che qualora fossero possibili scelte condivise, che permettano lo stesso recupero sul costo del lavoro, le esternalizzazioni potranno essere evitate. Per la dirigenza di Coop Estense la questione dei tempi risulta essenziale. Infatti, ha fatto sapere che già nei prossimi giorni avvierà la procedura di mobilità per garantirsi questi obiettivi entro i 75 giorni previsti dalla legge.

A rischio esubero, come annunciato nei giorni scorsi, sono 230 lavoratori tra Puglia e Lucania. Preoccupazione che tocca da vicino anche l’Ipercoop di Taranto. Le organizzazioni sindacali intervenute (Cgil-Filcams, Uil-Tucs e Cisl-Fisascat) hanno ribadito alla Cooperativa che è inaccettabile il metodo con cui sono stati presentati gli esuberi e, cioè, attraverso una conferenza stampa, “metodo che oltre a non essere rispettoso delle relazioni sindacali, lede la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori che prestano con dedizione il loro lavoro negli ipermercati”. Metodo “che ha creato confusione, rabbia, paura e malcontento negli ipermercati rendendo ancor più difficile il confronto sul merito delle difficoltà della rete del Sud”. Quello di oggi è stato solo un primo incontro per portare la vertenza sui tavoli di competenza, ma l’intenzione di ricorrere agli esuberi non è stata ritirata dall’azienda. Il prossimo incontro con le organizzazioni sindacali è stato fissato per il 20 marzo. Tra i lavoratori c’è chi lamenta come il  ruolo sociale sempre vantato da Coop Estense, in questa occasione, sia stato messo da parte per comportarsi come una normale azienda votata al profitto.

Alessandra Congedo

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