Indotto Ilva, Confcommercio e Conftrasporto: “Massima fiducia nell’incontro al Mit”

indotto tir 2Gli autotrasportatori dell’Ilva hanno sospeso la manifestazione a Roma dopo la convocazione del ministro Maurizio Lupi per il 18 febbraio e il conseguente invito ad interrompere la protesta. “Sospensione positiva, ora poniamo massima fiducia nell’incontro del 18 febbraio con il ministro Lupi. La fiducia è un valore di grande importanza, la speranza è che non venga meno”, ha commentato Paolo Uggè, vice presidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto. Dopo un confronto interno tra chi voleva ad ogni costo “marciare su Roma” con gli automezzi e chi riteneva di dover rispondere in modo positivo raccogliendo l’appello del ministro Lupi, avanzato anche a nome del presidente Renzi, gli autotrasportatori che operano nelle basi Ilva hanno deciso di sospendere, per ora, l’effettuazione della manifestazione prevista per oggi nella Capitale.

Sulla decisione finale ha contato anche l’intervento dei leader delle federazioni responsabili del trasporto merci che si sono schierate a fianco degli operatori. “Se nella giornata dell’incontro – conclude Uggè – non emergerà in tutta evidenza la soluzione della prededucibilità, della sospensione dei versamenti (Iva, irpef, etc) e della messa a disposizione di risorse che coprano almeno in parte i crediti pregressi, cosi come annunciato dal sottosegretario Del Rio, la risposta della categoria sarà immediata ed inevitabilmente destinata ad inasprirsi”.

Basta con i palleggiamenti di responsabilità e i cambi di tavolo. I problemi dell’autotrasporto, in attesa da mesi di ricevere il pagamento dei servizi prestati per l’Ilva, vanno immediatamente risolti”. Secondo Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, “le voci circa l’imminente apertura di un nuovo tavolo di confronto al ministero delle Infrastrutture e Trasporti delineano uno scenario inaccettabile. Non accetteremo convocazioni differenti e diverse da quella del ministro Guidi – ha affermato Longo – perché il ministro dello Sviluppo economico è, con Palazzo Chigi, quello competente sul tema Ilva. Con tutto il rispetto per il ministro Lupi impegnato già su tanti fronti – ha concluso Longo – decliniamo per questi motivi, sostanziali e giuridici, altre convocazioni e altri referenti su un caso Ilva che ha bisogno di posizioni univoche e chiare del governo”.

Chiediamo che gli organi istituzionali, in quadro di ripristino della legalità, in tempi più rapidi possibile, consentano il riattivarsi delle operazioni di spedizione impropriamente sospese ormai da troppi giorni”. Questa la richiesta conclusiva dell’appello rivolto dai vertici di Assofermet (l’associazione nazionale delle imprese del commercio, della distribuzione e della prelavorazione di prodotti siderurgici, dei commercianti in metalli non ferrosi, dei commercianti in rottami ferrosi e delle imprese di distribuzione della ferramenta), Roberto Lunardi e Michele Ciocca, al premier Matteo Renzi e al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi a proposito della protesta degli autotrasportatori Ilva. Protesta che sta penalizzando sempre più l’intera filiera, con ritardi nelle consegne che hanno raggiunto livelli preoccupanti e che potrebbero avere ripercussioni a cascata.

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