Tempa Rossa, che farà il Comune di Taranto?

tempa rossaTARANTO – Tornerà a riunirsi martedì 30 settembre la Commissione Ambiente del Comune di Taranto sulla vicenda del progetto “Tempa Rossa” dell’Eni. All’ordine del giorno, la discussione sull’E.R.I.R., un elaborato tecnico che il Comune dovrebbe e potrebbe approvare perché garantisce il rispetto delle condizioni di sicurezza in relazione alle distanze tra stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti e territori circostanti. Proprio nei giorni scorsi, il “Movimento Stop Tempa Rossa” aveva rivolto un appello al Comune in tal senso. Che ricordava come il 2 ottobre del 2012 l’ex assessore all’urbanistica, Francesco Cosa dichiarò che “è stata completata la redazione dell’elaborato Tecnico inerente il Rischio di Incidenti Rilevanti (ERIR) del Comune di Taranto. Ad occuparsi del documento è stata la Direzione Urbanistica Edilità che, tramite l’Assessore Francesco Cosa, l’ha presentato questa mattina al Sindaco”.

Dopo di che della vicenda non si è più saputo nulla. Due anni dopo, la Commissione Ambiente del Comune si ritrova per continuare a “discutere” come ammette candidamente e sommessamente qualche componente del Consigli comunale. Parliamo di un documento di primaria importanza, visto che è il Decreto Ministeriale del 9   maggio 2001 rende obbligatorio per i comuni interessati da aziende a rischio d’incidente rilevante l’ERIR, ritenendolo “parte integrante   e sostanziale dello   strumento urbanistico” (punto 3.1 Allegato al DM   9 maggio 2001). Staremo a vedere cosa uscirà fuori dalla Commissione del prossimo 30 settembre.

Discorso diverso invece per quanto riguarda la variante al piano regolatore del porto, che dovrebbe recepire quanto stabilito dalla direttiva Seveso, sulla quale il Comune di Taranto si è impegnato per “fermare” il progetto Tempa Rossa. Difficilmente però, come abbiamo sempre sostenuto, l’amministrazione comunale avrà il coraggio di agire in tal senso. E, molto probabilmente, non ci sono nemmeno più i tempi tecnici né siamo in grado di dire se esistono le competenze per uno studio del genere. Tempa Rossa, progetto che su queste colonne seguiamo dal lontano 2010 e sul quale abbiamo scritto decine e decine di articoli e a cui abbiamo dedicato diverse inchieste, si farà. A meno che la popolazione non si metta di traverso. Costringendo la politica locale e regionale ad agire sul serio a difesa dell’ambiente e della salute, progettando una città del tutto diversa dall’attuale.

Gianmario Leone (TarantoOggi, 25.09.2014)

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