Che difficilmente porterà al ritorno alla produzione di cemento da parte dell’azienda dei Caltagirone e agli investimenti tanto invocati dai sindacati, dopo che il gruppo congelò il progetto “Nuova Taranto” nell’aprile del 2013. Dal 1 gennaio scorso infatti, la Cementir di Taranto si è trasformata in un centro di macinazione, con la chiusura dell’area a caldo e quindi la cessazione dell’attività produttiva. Cosa che ha comportato il passaggio dalle 98 alle 42 unità presenti in azienda giornalmente, con una riduzione della forza lavoro di ben 56 dipendenti, con la collocazione in cassa integrazione straordinaria di circa il 50% della forza lavoro. Da lunedì al 21 dicembre prossimo, altre 13 settimana di cassa integrazione per i lavoratori e altre 13 settimane per capire se e per quanto tempo ancora la Cementir resterà a Taranto. Eventualità altamente remota e sulla quale ci siamo espressi a lungo e approfonditamente su queste colonne.
G. Leone (TarantoOggi, 20.09.2014)
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