Taranto Respira organizza sit-in a sostegno della libertà di stampa – Aderiscono Verdi, Peacelink e circolo Prc “Impastato”

taranto respira

taranto respira“L’incresciosa vicenda del repentino licenziamento del  giornalista Luigi Abbate ci induce ad una seria riflessione sullo stato attuale di salute della libertà di opinione e sulla reale possibilità di un confronto democratico nella nostra città”, lo scrive in un nota Vittoria Orlando, co-portavoce del movimento civico Taranto Respira, che aggiunge: “Senza entrare nelle ragioni che hanno portato a questo atto, non possiamo non constatare come ultimamente si sia ritornati ad una pericolosa  e plumbea atmosfera codina di fronte  ad una sempre più arrogante pretesa di esporre le proprie teorie senza alcun contraddittorio. Nell’attuale situazione di crisi generale ed in particolare di crisi della carta stampata, appare sempre più fragile e precaria la situazione lavorativa dei giornalisti, anello debole della catena perché più soggetti a pressioni  e a lusinghe esterne. Non è un caso che l’Italia si trovi al 49° posto nella classifica mondiale della libertà di stampa, addirittura  sotto al Niger e a quei paesi che noi consideriamo “terzo mondo””.

Secondo Taranto Respira “il licenziamento di Abbate non è che la punta dell’iceberg di un forte tentativo di  restaurazione di quella maniera di fare informazione, che ha portato il nostro territorio all’attuale disastrosa condizione.  Noi siamo convinti che solo dando voce alle ragioni di tutti, così come faceva Abbate nelle sue trasmissioni, in cui dava spazio ad esponenti di tutte le forze politiche, ponendo a tutti le stesse domande , ci può essere un rinnovamento culturale e sociale della nostra città. Taranto ha bisogno di giornalisti come Abbate per questo noi invitiamo tutti coloro che credono nella libertà di stampa per combattere corruzione e malaffare, ad unirsi a noi in questa manifestazione”.

La manifestazione si terrà domani, dalle ore 19 alle 21,30, in via Di Palma, nel tratto compreso tra via Duca degli Abruzzi e via Regina Elena. L’associazione cittadina Verdi Taranto aderisce all’iniziativa come comunicato dai portavoce Ada Le Noci e Luca Piccione. Presente anche una rappresentanza del circolo “Peppino Impastato” di Rifondazione Comunista. “Tale vicenda  – si legge in una nota del circolo – ci induce a riflettere sulla situazione dell’editoria locale. Strozzate dai tagli ai finanziamenti pubblici,  le testate giornalistiche oggi rischiano di trovarsi sempre più dipendenti da poteri che puntano a creare un clima di unanimità nei confronti del sistematico attacco ai diritti e alle condizioni di vita di milioni di persone. Di fronte a questa minaccia non si può restare a guardare. Opporsi al licenziamento di Luigi Abbate, chiedendone l’immediato reintegro, significa battersi qui ed ora in difesa della libertà d’espressione, per un’informazione libera e plurale”.

Infine, Peacelink sta raccogliendo firme per una petizione  lanciata in queste ore su Internet che già raccolto l’adesione di diversi cittadini e giornalisti, fra cui Marco Travaglio e Paolo Fores D’Arcais. Il titolo della petizione è “Ridate il microfono a Luigi Abbate”. Si può firmare anche online andando su questa pagina web: http://www.peacelink.it/mediawatch/a/40438.html.

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