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I pediatri di Taranto: “Basta alla immissione di sostanze nocive”

I Pediatri di Taranto, prendendo atto dell’aggiornamento dello studio SENTIERI dell’Istituto Superiore di Sanità che ha dimostrato e confermato un eccesso preoccupante di mortalità e ricoveri nel primo anno di vita e in generale nella fascia 0-14anni, una maggiore incidenza di patologie tumorali, di patologie perinatali e di patologie respiratorie acute, maggiori incidenze che si verificano in un territorio ad alto rischio ambientale riconosciuto come Sito di Interesse nazionale per le Bonifiche, concordano con gli autori dello studio sulla necessità di intervenire “evitando esposizioni indebite dei bambini a inquinanti ambientali” e di “garantire alle donne in gravidanza un ambiente sicuro”.

Preso atto, inoltre, che, in base al documento di Valutazione del Danno Sanitario elaborato da ARPA Puglia ancora nel 2016 persisterà l’immissione nell’ambiente di sostanze cancerogene e tossiche con un rischio cancerogeno per via inalatoria inaccettabile per un grande numero di cittadini e tra questi donne gravide e bambini, i pediatri concordano con le conclusioni di ARPA Puglia sulla insufficienza delle misure finora messe in atto per la tutela della salute dell’intera popolazione e dei bambini in particolare.

Alla luce di quanto premesso si chiede che venga “immediatamente sospesa la immissione di sostanze nocive sulla popolazione poiché, stante l’attuale situazione, l’unica cosa di cui ha bisogno il nostro territorio è un immediata e profonda opera di bonifica ambientale e meno che mai  di eventuali ulteriori interventi che possono essere ulteriormente pregiudizievoli per l’ambiente. Riteniamo gravissima questa situazione in cui i nostri bambini sono condannati ad una aspettativa di vita inferiore a quella di altri e che nessuna motivazione politica, economica o sociale può giustificare tale situazione”.

Si sottolinea , inoltre, che dai suggerimenti dello studio SENTIERI emerge fortemente la necessità di implementare le risorse utili per una efficace prevenzione prima e poi per una efficace gestione delle patologie pediatriche e neonatali volte ad abbattere questa inaccettabile mortalità infantile. “A fronte dei tanti bisogni del nostro territorio assistiamo invece purtroppo ad un impoverimento delle risorse umane proprio in quei settori come la Terapia Intensiva Neonatale e la Pediatria dell’Ospedale che avrebbero urgente necessità di essere arricchite nella stessa pianta organica, settori questi che, con la pediatria di base territoriale, sono l’unico argine contro questo inaccettabile trend di mortalità”. I Pediatri di Taranto infine, dichiarano la loro disponibilità  a collaborare a qualsiasi iniziativa di ricerca epidemiologica e qualsiasi piano sanitario teso a tutelare la salute dei minori.

 (dal TarantoOggi del 16.07.2014)

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