Ilva, ISS: a Taranto +21% mortalita’ infantile

Ilva-tarantoTARANTO – A Taranto la mortalità infantile registrata per tutte le cause è maggiore del 21% rispetto alla media regionale.  E’ il dato che emerge dall’aggiornamento dello studio epidemiologico Sentieri pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità,  che ha confermato anche gli eccessi di mortalità per gli adulti trovati dalle precedenti edizioni della ricerca.

Sintesi dei risultati

Lo studio sulla cosiddetta “Terra dei Fuochi” individuata in 55 comuni nelle province di Napoli e Caserta) e sui comuni del SIN di Taranto (Taranto e Statte), affidato dal Parlamento all’Istituto Superiore di Sanità con la Legge n°6 del 6 febbraio 2014, avviatosi a febbraio e conclusosi a maggio, nei tempi previsti dal legislatore, è stato realizzato con lo scopo di rilevare eventuali eccessi di mortalità, incidenza oncologica e morbosità stimata attraverso i dati di ospedalizzazione, riferibili all’esposizione a contaminanti ambientali.

Studio e metodologia 
Per condurre lo studio è stata utilizzata la metodologia SENTIERI con la quale si individuano, a priori, in base a una revisione sistematica e standardizzata della letteratura scientifica, le patologie associabili a quadri di contaminazione ambientale. Tali patologie sono, inoltre, a eziologia ultifattoriale e l’inquinamento può concorrere o esserne causa. Le caratteristiche metodologiche dello studio SENTIERI non consentono, in linea generale, la valutazione di nessi causali certi, permettono tuttavia di individuare situazioni di possibile rilevanza sanitaria da approfondire con studi mirati, senza rinviare le necessarie azioni di risanamento dei territori in cui sono presenti situazioni di inquinamento ambientale. Lo studio suggerisce inoltre alcune raccomandazioni di sanità pubblica volte a azioni di prevenzione e di promozione della salute.

Principali risultati sulla TdF

Il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 comuni TdF è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità e dell’ospedalizzazione per diverse patologie a eziologia multifattoriale ( che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e/o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani). Nell’insieme dei comuni della TdF della provincia di Napoli (32 comuni) e della provincia di Caserta (23 comuni) la mortalità generale è in eccesso in entrambi i generi. Nella provincia di Napoli SMR 110 per gli uomin i e 113 per le donne. Nella provincia di Caserta SMR 104 per gli uomini e 106 per le donne.

In particolare è stato individuato il gruppo di patologie per le quali sussiste un eccesso di rischio in entrambi i generi per tutti i tre indicatori utilizzati (mortalità, ricoveri, incidenza tumorale, quest’ultima, si ricordi, disponibile per la sola provincia di Napoli), è costituito da: tumori maligni dello stomaco (SMR uomini , del fegato, del polmone, della vescica, del pancreas (tranne che nell’incidenza fra le donne), della laringe (tranne che nella mortalità fra le donne), del rene (tranne che nell’incidenza fra gli uomini), linfoma non Hodgkin (tranne che nella mortalità fra gli uomini). Il tumore della mammella è in eccesso in tutti i 3 indicatori. In provincia di Caserta eccessi in entrambi i generi per i due esiti disponibili (mortalità e ricoveri ospedalieri) riguardano i tumori maligni dello stomaco e del fegato; i tumori del polmone, della vescica e della laringe risultano in eccesso tra i soli uomini.

Salute infantile nella TdF
Per quanto riguarda la salute infantile nella TdF, non si osservano eccessi di mortalità. Resta meritevole di attenzione il quadro che emerge dai dati di ospedalizzazione che segnalano un eccesso di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori (nella provincia di Napoli SHR 151 e nella provincia di Caserta SHR 168); per quanto riguarda i tumori del sistema nervoso centrale si osserva un eccesso di ospedalizzazione nella provincia di Caserta (SHR 189). Per quanto riguarda la fascia di età 0-14 anni si osserva un eccesso di ospedalizzazione per leucemie in provincia di Caserta (SHR 123).  Nella provincia di Napoli, servita dal Registro Tumori, si è osservato un eccesso di incidenza per tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita (SIR 228) e nelle classi d’età 0-14 (SIR 142).

Principali risultati relativi al SIN di Taranto
Lo studio conferma le criticità del profilo sanitario della popolazione di Taranto emerse in precedenti indagini. Le analisi effettuate utilizzando i tre indicatori sanitari sono coerenti nel segnalare eccessi di rischio per le patologie per le quali è verosimile presupporre un contributo eziologico delle contaminazioni ambientali che caratterizzano l’area in esame, come causa o concausa, quali: tumore del polmone, mesotelioma della pleura, malattie dell’apparato respiratorio nel loro complesso, malattie respiratorie acute, malattie respiratorie croniche. Il quadro di eccessi in entrambi i generi riguarda anche molte altre patologie, rafforzando l’ipotesi di un contributo eziologico ambientale in un’area come quella di Taranto ove è predominante la presenza maschile nelle attività lavorative legate al settore industriale.

Salute infantile nel SIN di Taranto
Per quanto riguarda la fascia d’età pediatrica (0-14 anni ), si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause (SMR 121), e di ospedalizzazione per le malattie respiratorie acute (SHR 105), inoltre, per tutti i tumori si osserva un eccesso di incidenza (SIR 154). Nel corso del primo anno di vita si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause (SMR 120) ascrivibile all’eccesso di mortalità per alcune condizioni morbose di origine perinatale (SMR 145); per questa stessa causa si osserva un eccesso di ospedalizzazione (SHR 117).

Considerazione conclusiva
Nel complesso, il quadro che si desume dall’insieme delle evidenze disponibili presentate nello studio, relative ai due territori (Terra dei Fuochi e SIN di Taranto) ha permesso di formulare alcune raccomandazioni di Sanità Pubblica che attengono a misure di prevenzione da attuare a beneficio delle popolazioni, con particolare attenzione alla tutela della salute materno-infantile già nel periodo prenatale; esse sono contenute nella relazione relativa allo Studio, costituita da oltre 200 pagine, che descrive dettagliatamente metodi, dati e risultati, nel caso della Terra dei Fuochi aggregati per le Province di Napoli e Caserta e ulteriormente disaggregati a livello comunale, e che è corredata da un’ampia bibliografia che viene pubblicata integralmente.

Parallelamente al proseguimento al percorso di risanamento ambientale in atto, i dati che emergono dallo studio avvalorano l’importanza di tutte le procedure di prevenzione accreditate nell’ambito materno-infantile, pediatrico e adolescenziale nonché dell’età adulta e l’ottimizzazione dei percorsi diagnostici e terapeutici per le diverse patologie considerate come previsto in altri documenti prodotti in attuazione della Legge 6 del 6/2/2014 cosiddetta “Terra dei Fuochi”.

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